Il popolare attore Lillo si è raccontato in una lunga intervista alla testata giornalistica Repubblica, in occasione della sua partecipazione al Festival di Giffoni, tra vecchi ricordi, nuovi progetti. Ma anche una rinnovata serenità raggiunta dopo la malattia.
La sua comicità e la sua energia sono travolgenti. Lillo è riuscito a trascinare in un ballo scatenato i ragazzi della giuria del celebre festival dedicato al cinema. La musica gli è stata di grande aiuto durante la malattia. “Dopo essere stato molto male, appena mi hanno alzato e mi hanno detto che potevo muovermi un pochino, ho messo le cuffiette, acceso la musica e fatto piccoli passi di danza“.
La comicità è stata un’arma per lui per difendersi dal bullismo subito quando era piccolo. Quando si sentiva estromesso, per attirare l’attenzione degli altri, usava la sua comicità. E proprio questa sua attitudine, poi diventata un mestiere, ad essere stata d’aiuto anche a molti giovani in questo delicato periodo.
Alleggerire gli animi, non è infatti cosa da poco. Presto i fan dell’attore potranno vedere Lillo al cinema con due nuovi lavori: ‘Il mostro della cripta’ e ‘Una famiglia mostruosa’. Il primo porta la firma di un regista non molto conosciuto ai più, Daniele Misischia.
Un professionista acuto, geniale ed intelligente su cui Lillo però confida molto. Il secondo film invece è un family movie. Un genere a cui Lillo si sente molto legato. Narra la storia di due famiglie che si incontrano: una alla Frankestein, l’altra invece normale.
Lillo interpreta il ruolo di un ricco e cinico imprenditore che pensa solo a fare soldi, disinteressandosi dei figli. L’attore è reduce anche dall’aver firmato come regista – insieme a Greg e Eros Puglielli – la pellicola ‘Gli idoli delle donne’.
Ma quali sono i film che hanno segnato l’infanzia di Lillo? Hollywood Party con Peter Sellers è sicuramente quello che lo ha fatto ridire di più. In aggiunta anche tutta la filmografia di Totò. Gli esilaranti ed impareggiabili duetti comici con Peppino sono infatti dei pezzi di storia del cinema, difficili da replicare.
Nel corso dell’ultimo anno, Lillo ha dovuto fare i conti con il Covid-19. Tre giorni in terapia intensiva, durante i quali non è stato necessario intubare o mettere il casco. Uscito dopo un mese da questo incubo, è arrivato per il comico il successo di Lol. Insomma due situazioni così diverse, di segno opposto, che hanno caratterizzato gli ultimi mesi della sua vita.