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Achille Costacurta, 20 anni, ha trascorso un periodo buio e drammatico. La sua storia è diventata anche nota a livello mediatico. I suoi genitori, Martina Colombari e Billy Costacurta (non proprio i signori nessuno), hanno cercato di proteggerlo il più possibile da se stesso e di mitigare le sue esuberanze. Alla fine hanno vinto loro, con pazienza e tenacia, senza mai mollare la presa: oggi il giovane ha capito che mamma e papà non sono i nemici che credeva che fossero e che anzi sono le persone che più di tutti vogliono il suo bene. Lungo le colonne del magazine DiPiù è stato lo stesso Achille a raccontare nel dettaglio in che modo ha compreso che doveva cambiare e che le dipendenze lo stavano distruggendo, portando dolore a tutta la sua famiglia.

Achille Costacurta col cuore in mano: “I miei genitori visti come nemici, poi ho capito”

A giocare un ruolo fondamentale nella caduta interiore di Costacurta Jr è stato l’abuso dell’uso dei social. Il ragazzo ha raccontato che si è ritrovato a passare intere giornate con il telefonino in mano a sbirciare i profili altrui. Si è così innescato un distacco dal mondo reale e la continua voglia di fare sempre di più rispetto agli altri:

“Per me i social network sono stati come un gioco d’azzardo. Una vera e proprio dipendenza. Non riuscivo a farne a meno. Non riuscivo a uscirne. Trascorrevo le mie giornate a letto, con il telefonino in mano, a navigare sui profili altrui per vedere quello che facevano. A volte per imitarli e per fare meglio di loro. Sempre. È stato un periodo durissimo, che ho affrontato e superato anche grazie all’aiuto dei miei genitori che mi hanno capito e supportato. C’è voluto del tempo, sono stato aiutato e ne sono uscito. Adesso non sono più schiavo di quel mondo e mi godo ogni singolo minuto delle mie giornate. Spesso senza mandare o ricevere messaggi. Sono io a decidere quando leggere un messaggio oppure quando mandarlo”.

Mamma Martina e papà Billy, come loro stessi hanno dichiarato anche di recente, sono sempre stati presentissimi nella vita del figlio. A maggior ragione quando ha affrontato il periodo buio; è stata dura, anzi durissima. A un certo punto, come può capitare in età adolescenziale, Achille ha iniziato a ritenere che i suoi genitori fossero dei nemici, delle persone che remavano contro di lui. Naturalmente non era così. Il finale della storia è però stato a lieto fine, con il 20enne che ha intuito e poi capito che ciò che padre e madre facevano era soltanto per il suo bene:

“Quando sei piccolo vedi tuo padre e tua madre come nemici. Soltanto quando cresci scopri che tutto quello che fanno per te lo fanno per uno scopo: per il tuo bene. All’improvviso cambi. Io ho deciso che non meritassero di soffrire per me. Ho iniziato a comprenderli. Mi sono reso conto che un genitore non farebbe mai male a un figlio. Anzi. Quando ho fatto mio quel concetto, quando ho capito che mio padre e mia madre non erano miei nemici ma le persone cui volevo più bene in assoluto, sono cambiato. Adesso siamo amici“.

La tenacia di Billy Costacurta e Martina Colombari

In diverse occasioni, di recente, la Colombari e l’ex difensore del Milan hanno parlato dei problemi del figlio, pur mantenendo sempre riserbo e privacy. Martina ha spiegato che la situazione di Achille era delicata e che serviva tempo per risolverla. Billy ha sottolineato che come padre non ha nulla da rimproverarsi in quanto ha messo tutto l’impegno di cui era in possesso per provare a riportare il figlio sulla strada giusta. Operazione riuscita brillantemente.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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