Adriano Celentano si scaglia contro le conduzioni televisive di Massimo Giletti e Corrado Formigli, i due giornalisti big di La7, rispettivamente alla guida di Non è l’Arena e Piazza Pulita. Il Molleggato si è espresso tramite i suoi profili Instagram e Facebook, ponendo il focus su un argomento delicato. Vale a dire sul tema ‘pro o contro i vaccini’, questione particolarmente calda in questi mesi di pandemia.
“Se fossi in Cairo (proprietario di La7) vi licenzierei in tronco”. Così conclude il suo messaggio social Celentano, senza usare mezzi termini. A farlo imbizzarrire il metodo di conduzione dei due giornalisti. Secondo Adriano i due conduttori invitano i ‘no vax’ non per ascoltare veramente le loro posizioni, ma per screditarli. Celentano arriva persino a definire Giletti e Formigli “scorretti”. Nel suo ragionamento tiene a puntualizzare che lui è favorevole al vaccino e che non vede altra soluzione al momento per vincere la pandemia.
Il punto è un altro: il Molleggiato sostiene che Massimo e Corrado invitano sì gli ‘scettici’ dei sieri anti Covid in trasmissione ma solo per far vedere che i loro programmi sono “democratici”; tuttavia “appena aprono bocca”, gli scettici del vaccino, “li assalite, offendendoli e lasciando che le voci si sovrappongano senza permettere al pubblico a casa di capire in che modo la loro ricetta sarebbe meglio del vaccino”.
Celentano quindi tuona: “Una farsa la vostra che ha già toccato la quarta puntata”. Parole che giungono nel dibattito pubblico come un fulmine a ciel sereno e che stanno già facendo parecchio rumore, sia per i concetti espressi sia per la schiettezza e crudezza con cui sono state scritte.
L’argomento vaccini, d’altra parte, è parecchio spigoloso: come è noto la comunità scientifica definisce i novax come persone aggrappate a tesi non valide e infondate. Il fatto, però, è che tali novax ci sono e, che piaccia o no, hanno un seguito non trasuccabile. Celentano ha voluto accendere un riflettore su questo ponendo un quesito per nulla campato in aria. Parafrasando: pur non essendo d’accordo con i novax, perché non lasciarli comunque parlare? Il che porta a un secondo interrogativo, ancor più complesso: in tv bisogna dare o meno spazio a simili teorie? E a livello ancor più profondo si giunge a un’ultima domanda: in democrazia devono avere spazio proprio tutti, anche coloro che accampano concetti bislacchi, oppure no?