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C’è qualcuno che continua a mugugnare sulla conduzione di Stefano De Martino ad Affari Tuoi. Forse è perché chi critica non riesce a liberarsi dal pregiudizio e non accetta che un personaggio nato con il gossip abbia avuto un’evoluzione sbalorditiva che lo ha portato a timonare uno degli show più importanti della tv italiana (e uno anche dei più ostici per quel che riguarda la presentazione). Affari Tuoi non è Reazione a Catena, dove c’è poco da doversi inventare. Amadeus docet: trattasi di una trasmissione in cui a ogni puntata ci si deve immergere in una storia, quella del concorrente, e nelle dinamiche a tratti contorte del gioco. Il tutto mantenendo un clima leggiadro.

De Martino, nel giro di nemmeno quindici giorni, ha dimostrato di fare passi da gigante. Se nelle prime puntate era un po’ ingessato, ora si sta sciogliendo sempre più, cucendosi il quiz show sulle propria pelle. Emblematica è stata la partita trasmessa il 14 settembre, quasi certamente la miglior performance fino ad ora del conduttore alla guida di Affari Tuoi.

Probabile che con il brillante concorrente Vanio abbia avuto un’empatia che con altri non ha avuto. Forse perché l’uomo (2 figlie e già 2 nipoti), originario del Trentino, è diventato padre giovane, alla sua stessa età, cioè a 23 anni. Forse perché nel concorrente, che ha modi squisiti, gentili ed umili, si è rispecchiato un po’. Forse per motivi ignoti, ma fatto sta che ormai si nota che Stefano si sente sempre più padrone dello studio.

Ottima la gag del balletto quando viene scartato il pacco con lo zero, spassoso il “godo” contro il Dottore, divertente la promessa del bacio che avrebbe dato al mitico Lupo se Vanio avesse portato a casa 100mila euro (alla fine invece ne ha vinti 30mila) e interessante anche la chiacchierata ‘psicologica’ con il Dottore che, ormai a giochi fatti, gli ha chiesto per la prima volta il suo pronostico sul pacco rimasto tra le mani del giocatore. Il risultato di tutto ciò è la restituzione di uno show leggero, simpatico, ma che sa tenere sulle spine sino alla fine. Quindi, bye bye Amadeus – che rimane pur sempre un maestro da cui imparare – Stefano sta definitivamente sbocciando.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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