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Come è normale che sia, Stefano De Martino è finito sotto la lente di ingrandimento in questi giorni: il suo esordio su Rai Uno alla guida di Affari Tuoi, dopo un’estate televisiva zeppa di repliche, era attesissima. Un po’ perché, appunto, per mesi, di novità sul piccolo schermo ce ne sono state pochissime, un po’ perché lui è un personaggio trasversale, un po’ perché si voleva vedere come avrebbe sostituito quel mostro sacro chiamato Amadeus. Le opinioni sul suo operato, dopo i primi giorni di messa in onda del popolare quiz show, sono state contrastanti: c’è chi lo trova azzeccato e centrato, e chi invece lo reputa non adatto e non degno dell’eredità raccolta da Sebastiani. Tra coloro che non sono stati al momento convinti delle performance dall’ex allievo di Amici di Maria De Filippi c’è Selvaggia Lucarelli.

La giornalista, che tra l’altro si può ritenere una sorta di collega di De Martino (anche lei a breve tornerà in onda su Rai Uno in qualità di giurata a Ballando con le Stelle), nella sua newsletter ha spiegato perché secondo lei il conduttore campano non sta funzionando granché nello smistare i pacchi in access prime time:

“Stefano De Martino ad “Affari tuoi” non funziona. Seppure la camicia bianca col cravattino gli doni parecchio e valorizzi le sue spalle, sembra che abbia le spalle ancora troppo piccole per questo programma. Per ora. Potremmo dire, alludendo al format di “Affari tuoi”, che la Rai, nel decidere di affidare il suo preserale di successo a Stefano De Martino, ha comprato il conduttore un po’ a “scatola chiusa”. E non perché De Martino non avesse esperienza nella conduzione (seppur relativamente poca), ma perché “Affari tuoi” è un quiz e condurre un quiz è meno facile di quel che sembra”.

L’intervento della Lucarelli, almeno a giudicare dalle reazioni degli utenti su Facebook, non ha trovato molto terreno fertile. Tanti coloro che hanno ritenuto il giudizio della giornalista troppo severo e pregiudizioso. In effetti, senza dubbio il giovane campano è meno spigliato di Amadeus, ma c’è da considerare che pure ‘Ama’, prima di diventare quel che è diventato, non era così piacevolmente disinvolto. Non si dimentichi nemmeno che essere catapultati in una trasmissione storica con un predecessore così ingombrante non è una situazione facile da affrontare. Per chiunque, pure per un Bonolis o un Gerry Scotti.

De Martino, nel corso della prima settimana, ha fatto bene. Almeno questo dicono i numeri relativi agli ascolti. Qualche impaccio, più che naturale, c’è stato, ma il programma è filato comunque via liscio. C’è da scommettere che strada facendo, il pupillo di Maria De Filippi andrà via via a dare un’impronta più personale al gioco. Ma ogni cosa è opportuno che avvenga per gradi e a suo tempo.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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