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Una storia che poteva avere un finale tragico ma che per fortuna è finita nel migliore dei modi. Nelle ultime volontà di Alain Delon c’era la richiesta shock di farsi seppellire con il proprio cane. Non c’è niente di male direte voi, non è il primo che decide di restare unito al proprio animale domestico anche nella morte, peccato che il cane in questione fosse ancora vivo. La famiglia ha dovuto prendere una decisione complessa quanto dolorosa.

Era il 2018 quando il leggendario attore francese aveva rivelato in un’intervista le sue ultime volontà. Talmente forte era il legame tra Alain e il suo cane Loubo che l’attore temeva che al momento della sua dipartita, l’animale avrebbe sofferto troppo. Per evitare che Loubo, un malinois belga di 10 anni, sentisse troppo la sua mancanza, Alain Delon aveva lasciato scritto nel suo testamento che, qualora fosse morto prima del cane, quest’ultimo avrebbe dovuto essere abbattuto. Inutile dire che quando uscì la notizia, tutte le associazioni animaliste si scagliarono contro l’attore.

Alain Delon: “Se muoio prima di lui, sopprimetelo” La famiglia si rifiuta

Alain Delon ha sempre avuto un rapporto intenso con i propri cani, dedicando loro persino una cappella personale. Queste ultime volontà però hanno scatenato una forte polemica: le associazioni animaliste hanno chiesto alla famiglia di non abbattere l’animale come richiesto dall’attore. Per salvare Loubo è scesa in campo persino un’altra leggenda del cinema francese: Brigitte Bardot. ”BB” ha dedicato la vita alla protezione degli animali, e la sua fondazione si è persino offerta di prendere in custodia Loubo. Fortunatamente, la figlia di Alain Delon, Anouchka, fa sapere che Loubo sta bene e che resterà insieme alla famiglia. Nessun abbattimento allora, le ultime volontà di Alain Delon non sono state rispettate.

Nella cappella che Delon aveva fatto erigere per i propri cani, riposano 35 dei 50 cani che l’attore ha avuto nel corso della sua vita. Loubo però era il suo preferito, lo considerava alla stregua di un figlio tanto che è stato inserito insieme ai figli appunto, nell‘annuncio della sua morte. Per quanto bene volesse all’animale però, è sconcertante che fosse pronto a porre fine alla sua vita prima del tempo. Per fortuna non è stato questo il caso e Loubo potrà continuare a vivere, amato e coccolato.

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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