Albano Carrisi in prima fila a Napoli al fianco dei sindaci del Sud contro il Recovery Plan, il fondo speciale relativo ad investimenti, piani e riforme che il governo intende realizzare per rilanciare il paese. Il cantante di Cellino San Marco, da anni affermato imprenditore, si è scagliato contro la ripartizione delle risorse che favorirebbe il Nord Italia a discapito del Sud.
Queste le dichiarazioni dell’ex marito di Romina Power, visibilmente emozionato:
“Noi non siamo fanalino di coda di nessuna nazione, siamo parte integrante e vogliamo difendere i nostri doveri e i nostri diritti. Se siamo qui è perché la questione meridionale non è ancora risolta. Il Nord senza il Sud non può vivere, grazie all’emigrazione dal Sud hanno vissuto anni straordinari e altrettanti gliene auguro, ma al Sud non pensiamo solo al sole o al bel mare, siamo qui anche per creare qualcosa di importante, come successo molti anni fa durante il periodo del Regno delle Due Sicilie”
Albano Carrisi è sempre molto attento alle tematiche politiche e di attualità. Di recente ha detto la sua sui vaccini per il Covid-19, sollevando qualche dubbio sul valore di quello AstraZeneca. Carrisi ha ammesso che molti dei suoi colleghi e amici hanno riscontrato diversi problemi di salute dopo aver ricevuto la cura prodotta dal colosso anglo-svedese. Il compagno di Loredana Lecciso si è vaccinato con una dose Pfizer e presto riprenderà i concerti in giro per il mondo insieme all’ex moglie Romina Power.
Recovery Plan, Albano a favore del Sud
Insieme ad Albano Carrisi, circa ottanta i primi cittadini provenienti da tutte le regioni del Sud che si sono ritrovati in piazza del Plebiscito a Napoli rispondendo all’appello della rete Recovery Sud, il movimento partito dal basso, e alimentato col passaparola, che raccoglie oltre 500 sindaci di comuni grandi e piccoli.
In prima fila il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris che ha spiegato che al Mezzogiorno spetterebbe il 60% delle risorse mentre si è al 40%. Dunque 60 miliardi in meno. A detta di De Magistris, se il Paese vuole rimanere unito deve vedere nel Mezzogiorno non una zavorra ma una grande opportunità di riscatto.
Per coloro che hanno aderito al Recovery Sud la quota del 40% dei finanziamenti del Next Generation Eu stabilita per il Mezzogiorno è una ripartizione iniqua che si aggiunge ad altre disparità più volte denunciate negli ultimi anni.
Tra queste la mancata perequazione del fondo di solidarietà comunale e la non approvazione dei livelli essenziali delle prestazioni.
Albano Carrisi è così diventato testimonial di questa lotta, che ha già ricevuto numerosi consensi sulla stampa e sui social network.