Alena Seredova in vena di confidenze. Nelle scorse ore, l’ex modella ceca 46enne ha aperto il box domande tra le sue storie Instagram, rispondendo a diversi quesiti di natura personale. Ha spiegato perché accetta spesso le ospitate a Verissimo, oltre ad essere tornata sulla rottura con Gianluigi Buffon, con il quale ha interrotto il matrimonio in modo brusco poco più di dieci anni fa, quando scoprì dai giornali di essere stata tradita. L’ex portiere della Nazionale azzurra aveva avviato clandestinamente una storia con la giornalista Ilaria D’Amico.
Capitolo Verissimo: la Seredova è persona che non accetta la qualunque. Quando però il rotocalco di Canale Cinque la chiama, risponde presente. E lo fa volentieri. Motivo? Perché da Silvia Toffanin sì e da altri no? “Vado volentieri a Verissimo: è un programma che mi piace molto, non mi mette a disagio, non mi obbliga a fare niente e mi permette di essere me stessa“. Alena ha anche spiegato che nel programma non è che non vengano fatte domande. C’è però la libertà di rispondere o meno. Inoltre ha sottolineato quanto si trovi bene con la padrona di casa: “Certo che fanno le domande, ma se voglio non rispondo. Non sono obbligata a dire una cosa. Mi piace molto Silvia, ne vale la pena di andare”.
Altra questione che ha affrontato è stata quella della possibilità di avere un altro figlio. Al momento è mamma tris. Due frutti d’amore sono nati dal matrimonio con Buffon – Louis Thomas (2007) e David Lee (2009) – poi ha accolto Vivienne Charlotte (2023), piccola avuta assieme al secondo marito, il manager Alessandro Nasi. “Altra gravidanza? No, ormai è troppo tardi”, ha spiegato la 46enne, confermando quanto già detto nei mesi scorsi, vale a dire che, a proposito di prole, va bene così. Anche perché in effetti con l’età non c’è molto da scherzare.
Infine ha risposto a una domanda relativa al perdono. In particolare, una persona le ha chiesto se sia giusto perdonare un partner per tenere unita la famiglia. Inutile dire che la questione, alla luce di quel che è successo con Buffon, per la Seredova non è solamente teorica. Lei ha vissuto quella situazione e la sua sua presa di posizione è stata netta e chiara: nessun perdono.
“Perdonare per ricompattare la famiglia? Assolutamente no – ha chiosato Alena -. Non vorrei suonasse male, ma io proprio non ce la faccio. Una madre infelice non sarebbe una buona mamma. Sulla bilancia, nel mio caso, ho messo i figli, ma ho pensato anche a me”. Tradotto, per la Seredova, non ci può essere famiglia felice laddove una madre o comunque un familiare soffra per mancanze di rispetto subite. Meglio quindi separarsi e trovare soluzioni alternative. Come ha fatto lei.