Ieri 16 febbraio è scomparsa l’icona di Hollywood, Raquel Welch. Si è spenta a 82 anni dopo una breve malattia, come riportato dal sito americano “Tmz”. In molti hanno ricordato sui social la nota attrice, scrivendo messaggi di affetto e cordoglio. Fra i tanti, anche Alessandro Gassmann ha voluto salutare la diva, ma le parole condivise dall’attore hanno generato una feroce polemica. L’attore ha ricordato la straordinaria bellezza della Welch, ma il suo discorso è stato considerato indelicato e sessista. Ecco cosa ha scritto sul suo profilo “Twitter”:
A quattordici anni, seguendo mio padre ad un festival, mi ritrovai da solo in ascensore con Raquel Welch.Fu la prima pulsione fortemente erotica della mia vita. Scese al piano prima del mio, e la vidi allontanarsi nel corridoio con la porta che si richiudeva. Bellissima! Rip.
Da lì, è partita una vera e proprio “shitstorm” per il 57enne. Il “cinguettio” ha ricevuto centinaia di commenti pieni di critiche ed ha dato il via ad una discussione più ampia sulla continua sessualizzazione delle donne da parte degli uomini. “Non se ne salva davvero mezzo. Sessualizzare una donna anche quando la notizia che la riguarda è quella della sua morte non è la mossa intellingente e dignitosa che pensavi fosse”; “Muore una persona e tu pensi sia una buona idea raccontare che è stata la tua prima ‘erezione’, perché tanto solo quello sono per voi le donne”, hanno scritto degli utenti. E ancora: “Che mancanza di rispetto e classe, complimenti”.
Leggendo le numerose contestazioni sotto il suo post, Alessandro ha voluto dire la sua e ha risposto inacidito ai ‘rimproveri’ del web. Secondo l’uomo, il messaggio è stato mal interpretato: “La lingua italiana ormai viene interpretata per intuizione? “Pulsione fortemente erotica” la interpretate come erezione? Non c’è più speranza. Che tristezza”. Ma, questo non è bastato per placare le critiche. Anzi, il tweet non ha fatto che aumentare lo sdegno generale (giustamente, aggiungerei). Che si tratti di pulsione erotica o altro, non è questo il modo di commentare la scomparsa di una persona. Dopodiché l’attore non ha più replicato e ha preferito aspettare che la polemica si spegnesse da sola.
A quattordici anni, seguendo mio padre ad un festival, mi ritrovai da solo in ascensore con Raquel Welch.Fu la prima pulsione fortemente erotica della mia vita. Scese al piano prima del mio, e la vidi allontanarsi nel corridoio con la porta che si richiudeva. Bellissima!!! RIP ???? pic.twitter.com/fQEoBHnqcq
— Alessandro Gassmann ???? (@GassmanGassmann) February 16, 2023
Chi era Raquel Welch
Raquel Welch era nata a Chicago il 5 settembre 1940 col nome di Jo Raquel Tejada, da padre boliviano e da madre statunitense. Il suo debutto nel mondo dello spettacolo avvenne all’inizio degli anni Sessanta con piccole parti in film come “Madame P… e le sue ragazze” e “Il cantante del luna park”, a fianco di Elvis Presley. Saltà poi alla ribalta, inizialmente grazie alla sua incredibile bellezza, in lungometraggi come “Un milione di anni fa” (iconica la locandina del film che la ritraeva con un bikini di pelle) e “Viaggio allucinante”. Divenuta un’assoluta icona sexy, negli anni successivi Welch continuò a lavorare assiduamente nel cinema e nel 1975 vinse un Golden Globe come migliore attrice per il ruolo di Costanza Bonacieux nel film “I tre moschettieri”. Tra gli anni Ottanta e Novanta la sua carriera rallentò parecchio, per via di una causa da lei intentata contro la compagnia di cineproduzione “Mgm”. Negli ultimi anni, infine, era comparsa in film come “Una pallottola spuntata 33 ⅓”, “La rivincita delle bionde” e “How to Be a Latin Lover”.