Canna-gate all’Isola dei famosi, cosa ne pensano i vip? Ecco alcune opinioni riportate dal settimanale Nuovo (dopo che in materia si erano espressi già i giornalisti).
Carmen Di Pietro: “Non si parla di droga in prima serata”
Carmen Di Pietro è d’accordo con Alessia Marcuzzi.
“Il pubblico vuole vedere L’isola, non i retroscena, dei quali si può parlare in altri show. La trasmissione va in onda in prima serata e io la guardo insieme ai miei figli, che sono minorenni. Se avessero continuato a parlare di droghe non l’avrei più seguita”, è il parere della concorrente del GF Vip 2.
Luxuria: “Alessia Marcuzzi ha insabbiato tutto”
Vladimir Luxuria, ex opinionista nel reality show di Canale 5, esprime una dichiarazione fortemente critica.
“Non affrontare nella diretta dell’Isola – afferma – un fatto così grave come il canna-gate, soprattutto quando tutti gli altri programmi ne parlavano, può sembrare una decisione forzata e fuori luogo. Credo che Alessia, pur di seguire la volontà degli autori, abbia deciso di insabbiare tutto”.
Maurizio Battista: “Non si può far finta di niente, andava punito il colpevole”
Per il comico Maurizio Battista “questa situazione andava gestita meglio, non è corretto insabbiare un fatto così grave nei confronti del pubblico”.
E aggiunge: “La Marcuzzi avrebbe dovuto pretendere più spiegazioni e, nel caso, chiedere la giusta punizione per il presunto colpevole. Non si può far finta di niente per un caso avvenuto in tv”.
Carmen Russo: “La vicenda ha spiazzato tutti, soprattutto la conduttrice”
Carmen Russo, che conosce bene sia l’Isola sia il GF Vip, ammette che la vicenda “ha spiazzato tutti, Alessia Marcuzzi in primo luogo e, a seguire, anche la produzione”.
E parla di “situazione difficile per la conduttrice, che si trova a dover gestire uno show ma anche accuse pesanti e non sa che fare”.
Lisa Fusco rimpiange L’Isola di Simona Ventura
Alla showgirl Lisa Fusco “questa storia non mi convince. L’Isola di Simona Ventura era molto diversa. Il suo era davvero il reality show dei famosi. E i concorrenti erano molto controllati”.
“La produzione – chiosa – ha gestito la faccenda in modo strategico, facendo cadere l’attenzione nei confronti del canna-gate”.