Alessia Marcuzzi scrive su Twitter, con tanto di tag, al Primo Ministro Giorgia Meloni e al Vicepremier Matteo Salvini, invitandoli ad intervenire in merito a un caso di maltrattamento di animali. L’appello della conduttrice risulta alquanto strano poiché, per vicende simili, solitamente ci si rivolge alle forze dell’ordine e non alla premier e al suo vice. Piuttosto bizzarro pure il fatto che si sia appellata soltanto ai leader di Fratelli d’Italia e Lega. Se voleva menzionare le cariche più alte del governo in modo equo, avrebbe pure dovuto chiamare in causa l’altro vicepremier, cioè Antonio Tajani di Forza Italia.
“Chiedo a Giorgia Meloni e Matteo Salvini di aiutare la LAVonlus a trovare questo mostro, e di intervenire prima possibile affinché si possano salvare questi cani. Grazie”. Così la Marcuzzi su Twitter a corredo di un frame in cui si vede una persona maltrattare dei cani.
Qualche utente ha trovato l’intervento di Alessia Marcuzzi fuori focus. Non tanto per l’allarme lanciato sul caso di maltrattamenti (che ben vengano le persone che tengono i riflettori accesi su determinate vicende), quanto piuttosto per la scelta di rivolgersi a quelle due figure del governo, appunto Salvini e Meloni.
Il caso dei cani maltrattati
Ma cosa è successo? Nelle scorse ore sui social ha iniziato a circolare un video in cui si vede un uomo picchiare dei cani. Il filmato ha provocato un’ondata di indignazione. La faccenda è complessa. Gli amici a quattro zampe al centro del caso sono tre, due segugi italiani e un beagle. I maltrattamenti sono stati denunciati ai carabinieri a inizio giugno dalla sede Lav di Padova. A seguito della denuncia, gli animali sono stati sottoposti a sequestro probatorio dalla Procura di Padova, affidati in custodia giudiziaria all’associazione e trasferiti presso un canile di fiducia.
Tuttavia il Tribunale del Riesame ha stabilito che avvenisse la restituzione dei cani al proprietario. LAV ha continuato a interessarsi al caso e alla fine è riuscita ad ottenere una disposizione di un nuovo provvedimento di sequestro preventivo. Le forze dell’ordine, però, non hanno potuto eseguirlo i quanto i cani non sono più presso l’abitazione del proprietario.
“Quanto accaduto è gravissimo – ha spiegato l’associazione – i cani erano sottoposti da anni a gravi maltrattamenti e i provvedimenti presi dalla magistratura su nostra denuncia mostrano la gravità della situazione e la necessità di tutelarli. Non è quindi accettabile che questi animali, che risultano essere di nuovo sotto sequestro per essere messi in salvo, spariscano nel nulla e restino esposti alla reiterazione del reato con anche rischi di peggiori conseguenze quali la loro morte”.
“Stiamo depositando istanza a Procura e carabinieri, a cui ci appelliamo per richiedere di mettere in atto tutte le misure necessarie – ha concluso Lav – ivi comprese ispezioni e perquisizioni, per rintracciarli ed eseguire la misura e consentirci di prendercene cura per far lor dimenticare la violenza fisica e psicologica che hanno subito”.