Alvaro Morte a Vanity Fair parla del successo de La casa de papel
La vita di Alvaro Morte è cambiata dopo il successo mondiale de La casa de papel, conosciuto in Italia con il nome de La casa di carta. Nonostante tutto, l’interprete del Professore è rimasto con i piedi per terra, conscio che la popolarità spesso non dura. “È stato davvero come vincere alla lotteria”, ha ammesso l’interprete andaluso, conosciuto nel nostro paese anche per il ruolo di Lucas nella soap opera Il Segreto. “Qualche tempo fa ero a Londra e non riuscivo a passeggiare con la mia famiglia. Ogni 20 metri mi fermavano per un selfie. La cosa strabiliante è che erano fan di ogni parte del mondo: Thailandia, Messico, Polonia… Mi godo il successo, so che non durerà per sempre“, ha aggiunto lo spagnolo a Vanity Fair.
Alvaro Morte: su Rai Due la nuova serie Il molo rosso
In attesa di vedere la terza stagione de La casa di carta – le cui riprese continuano a ritmo spedito in questi mesi – Alvaro Morte è protagonista su Rai Due, dal 3 aprile, della nuova serie tv Il molo rosso. Qui Alvaro indossa i panni di Oscar, un uomo felicemente sposato, ma di cui si scoprirà quasi subito una doppia vita bollente. “Tutti quanti siamo cresciuti con questa idea, che ci è stata impressa a martellate nel cervello anche per colpa della religione, secondo cui si può amare una sola donna per tutta la vita e non ci si può innamorare di un’altra persona, figuriamoci poi contemporaneamente. Ma la domanda che pone Oscar è: perché non si possono amare due donne, in modo diverso, seppure con la stessa intensità? Vorrei che gli spettatori guardando la serie si chiedessero se sono felici della propria vita, se stanno seguendo ciò che veramente desiderano o ciò che gli altri si aspettano da loro”, ha spiegato Alvaro.
Il vero nome di Alvaro Morte è Alvaro Antonio Garcia
In realtà Alvaro Morte si chiama Alvaro Antonio Garcia ma dopo i primi ruoli di attore ha deciso di adottare un nome d’arte. “All’inizio la gente rimaneva un po’ scioccata, perché la muerte non evoca cose belle. Ma avevo bisogno di un nome meno comune di García e una mia amica un giorno mi ha detto che si chiamava Maria Morte. Ho iniziato a ragionare su Álvaro Morte e il suono mi piaceva. Al di là di ogni possibile scongiuro, posso dire che finora il mio nome mi ha portato solo fortuna”, ha confidato il 44enne.