La notizia è clamorosa: Amadeus, uomo simbolo di viale Mazzini degli ultimi anni, potrebbe realmente lasciare la Rai. Lo scoop è firmato da Dagospia che già nelle scorse settimane aveva avanzato l’ipotesi che Sebastiani potesse espatriare verso altri lidi televisivi. Ora il portale diretto da Roberto D’Agostino rilancia la news e assicura che il rinnovo del contratto del re Mida degli ascolti è in stand by e non si sa come andrà a finire. Una storia che intreccia, tanto per cambiare, politica e servizio pubblico. Ma si proceda con ordine.
“Amadeus sarebbe vicino all’uscita dalla Rai”, scrive ‘Dago’, che rivela che il nodo contrattuale di Sebastiani è ben lontano dall’essere sciolto. La trattativa sarebbe in stallo. Una parte dell’azienda spingerebbe con forza per la permanenza del conduttore e sarebbe pronta a piazzare offerte importantissime pur di trattenerlo. Il punto è che per Amadeus i problemi non sarebbero di natura economica.
“Lo escludono da più parti. Cosa allontana allora la firma? Sarà una questione di autonomia e libertà? Si risolverà in extremis o Amadeus andrà fuori dalla Rai?”, conclude Dagospia alludendo al fatto che ‘Ama’ vorrebbe totale carta bianca sui suoi programmi e che forse, tale paletto, potrebbe essere messo in discussione dall’attuale governance della tv di Stato.
Fatto sta che ai piani alti di viale Mazzini sembra di vivere un deja vu, ripensando alla fuoriuscita di Fabio Fazio consumatasi lo scorso anno. Il giornalista savonese, avendo capito l’aria che tirava con la nuova dirigenza, decise di salutare tutti e lasciare la Rai dopo 40 anni di onorato servizio, portandosi via quel gioiellino di Che Tempo Che Fa.
Mai decisione fu più azzeccata: Discovery lo ha ricoperto d’oro, oggi non deve più subire le rotture di scatole della politica per quel che avviene nel suo show e gli ascolti, a gran sorpresa, sono rimasti intatti su Nove (un vero miracolo televisivo). Chi capisce di tv sa che chi ha lasciato che Fazio partisse dalla Rai dovrebbe starsene a mangiarsi le mani in questo momento. Ma piangere sul latte versato serve a poco, soprattutto se c’è da risolvere un’altra grana, ancor più spinosa, quella che riguarda il futuro del re Mida degli ascolti di Rai Uno, Amadeus.