Dopo l’infinità di retroscena e indiscrezioni che negli ultimi giorni hanno invaso il Telemercato italiano dando praticamente per certo il passaggio di Amadeus a Discovery ora Roberto Sergio rompe il silenzio. Sollecitato dall’AdnKronos, l’Amministratore Delegato della Rai fa sapere il parere dell’Azienda di Servizio Pubblico sul caso. Nel frattempo il sindacato Rai va contro il Direttore Generale Giampaolo Rossi e lo stesso A.D. E’ caos a Viale Mazzini.
Tra esclusive di Dagospia sulla firma del contratto e retroscena sui rapporti tesi tra Amadeus e Rai già pre-Sanremo, sembrava già ufficiale il passaggio del presentatore al Nove con Discovery.
Come se non bastasse, dall’inizio della settimana neanche Fiorello può smettere di parlare dell’argomento e questa mattina ha addirittura confermato – seppur ironicamente – l’accordo tra il suo amico e la Warner Bros.
Nonostante il susseguirsi di news sul fatto, mancava l’ufficialità da entrambe le parti. Mentre, almeno per ora, Amadeus ha preferito non commentare la notizia (pur essendo stato provocato da Fiorello), la Rai non ci sta e decide di parlare.
La dichiarazione di Roberto Sergio
Poco fa – durante la conferenza stampa di Vivicittà a Viale Mazzini – AdnKronos ha interrogato l’Amministratore Delegato dell’azienda di Servizio Pubblico sulla questione. Roberto Sergio ha quindi commentato la notizia.
Tra le parole riportate dall’agenzia stampa si legge che il dirigente Rai non ha esitato a dichiarare che le notizie rilasciate negli ultimi giorni sarebbero false, aggiungendo che una situazione del genere risulta inaccettabile. Le parole dell’A.D.:
Una infinità di false notizie, riferite al contratto di Amadeus, anche attraverso autorevoli testate, stanno danneggiando l’Azienda Rai. Tutto questo è inaccettabile
Stando a tale dichiarazione allora, dovremmo forse pensare che tutto quello che è stato detto fino ad ora corrisponde al falso o che Sergio sta cercando di coprire quella che – se vera – sarebbe una vera e propria sconfitta per la Rai?
A quanto riportano varie testate, sarà martedì il giorno in cui Amadeus incontrerà (per l’ultima volta?) i vertici del Servizio Pubblico. Dovremmo allora aspettare almeno quel giorno per avere un comunicato ufficiale.
Ciò che è chiaro però, e che a Viale Mazzini il clima è tutt’altro che disteso. Oltre alle tensioni tra il conduttore di Affari Tuoi e i vertici infatti, ora anche gli stessi giornalisti Rai si ribellano.
Dipendenti Rai contro l’Azienda
I dipendenti dell’Azienda di Servizio Pubblico hanno infatti deciso di rilasciare un comunicato tramite il loro sindacato dove si schierano contro Roberto Sergio e Giampaolo Rossi.
Il possibile addio di Amadeus rischia di essere l’ennesimo duro colpo per la Rai. Una perdita che potrebbe avere gravi ripercussioni sugli ascolti ed anche sui conti dell’azienda. Un probabile passaggio a una rete concorrente, purtroppo non il primo, che non può non preoccupare, riconducibile ad un vertice (Ad e Dg) che ha occupato manu militari il Servizio Pubblico. Soprattutto perché, se per Fabio Fazio non c’è stata una responsabilità diretta di questo vertice (anche se nulla è stato fatto per trattenerlo), in questo caso più fonti sostengono che la scelta dell’artista di lasciare la Rai non sia dettata da ragioni economiche, bensì dalla delusione rispetto all’impossibilità di innovarla. Sui giornali, inoltre, si legge di pressioni sul conduttore per far lavorare personaggi dello spettacolo vicini alla presidente del Consiglio. Un metodo che, se confermato, danneggerebbe fortemente la nostra azienda
La dichiarazione arriva a poca distanza da un altro comunicato dell’UsigRai letto anche durante i telegiornali delle tre reti. Con tale documento i giornalisti del Servizio Pubblico hanno definito la propria azienda come “Megafono del Governo“. L’attacco giunge come conseguenza dell’approvazione di una norma da parte della Commissione di Vigilanza che permette ai rappresentanti del governo di intervenire nei talk show “senza vincoli di tempo e senza contraddittorio”.