Conferenza stampa ostica quella dell’8 febbraio 2024 per Amadeus e la Rai. Il Festival di Sanremo si è svegliato con una brutta gatta da pelare. Il fiasco totale dell’ospitata di John Travolta, ridicolizzato nello scimmiottare il “Ballo del qua qua”. L’attore si è addirittura rifiutato di firmare la liberatoria per ritrasmettere il video, quindi non lo si potrà più mandare in onda. Una figuraccia internazionale. Ma c’è ancor meno da ridere sul caso delle scarpe indossate dal divo, con marchio in vista. Il caso è alquanto spinoso e la tv di Stato rischia un’altra multa per pubblicità occulta dopo quella inflitta dall’Agcom per il selfie dello scorso anno di Amadeus e Chiara Ferragni. Tra l’altro il conduttore ha rivelato che lui e l’influencer pagheranno di tasca loro i 175 mila euro della sanzione.
Teresa Mannino, che sarà protagonista all’Ariston nella terza serata del Festival, in conferenza stampa ha chiesto ad Amadeus se la Rai gli ha fatto pagare la multa di 180 mila euro. “La devo dividere con Chiara”, ha tagliato corto il conduttore. Spazio poi al caso Travolta; una vera e propria bufera.
“Il cachet per l’ospitata di John Travolta al Festival di Sanremo? Si è trattato di un rimborso spese, basso”, spiega il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea, in conferenza stampa. “Con John Travolta nessun accordo di carattere commerciale”, ha aggiunto Ciannamea circa l’ipotesi di pubblicità occulta per il marchio di scarpe che ha indossato l’attore.
“Solo un accordo editoriale. Nessuno ha notato le scarpe e non c’è stata nessuna volontà di fare inquadrature particolari sui piedi”, ha aggiunto la vicedirettrice Federica Lentini. Amadeus ha difeso il suo operato, rivelando che la star hollywoodiana era stata avvertito di tutto, compreso il “Ballo del qua qua”.
“Mi sono divertito tantissimo, Travolta avvisato di tutto e mai costretto a fare delle cose. Tutto quello che è accaduto è stato condiviso, nessuna sorpresa nessun tranello, Fiorello è il più grande showman italiano, fa parte dell’ironia far fare a persone cose che non penserebbero mai. Pensate a quello che fa in America Jimmy Fallon. Tutto fa parte di una gag che magari sul momento non ha avuto un’espressione adeguata. Travolta aveva piacere di venire al Festival di Sanremo. Gli abbiamo detto che avremmo voluto “giocare” con lui”.
Amadeus avrebbe potuto anche ammettere che l’ospitata è stata un fiasco. Un’occasione persa. Sulla question scarpe/pubblicità occulta il direttore artistico è stato lapidario: “Non so neanche la marca delle scarpe, come potete immaginare che io faccia promozione a un paio di scarpe di Travolta? Il Fantasanremo è questo”.
Perché il Festival è stato travolto dal caso delle scarpe di John Travolta
Tanto rumore per un paio di scarpe? Sì, perché alcuni dettagli mettono la Rai in una brutta posizione. Come ricostruito da La Repubblica, a quanto sembra, l’attore è testimonial di un noto brand di sneakers, quelle bianche che appunto ha sfoggiato al festival.
Coincidenza vuole che all’Ariston, ieri, in prima fila, era seduto il presidente di quella società di scarpe, Franco Uzzeni (la “U” del marchio U-power), con indosso le medesime calzature di Travolta. Ecco perché la Rai si ritrova una gatta da pelare non di poco conto e perché si sta parlando di pubblicità occulta.
L’azienda di Franco Uzzeni però ha provato a sfilarsi dalla vicenda. Naturalmente lasciando la patata bollente nelle mani della Rai: “Con riferimento alla partecipazione di John Travolta al Festival di Sanremo – si legge in una nota – U-Power precisa che l’attore, come noto, è testimonial dell’azienda dall’estate del 2023. La partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l’attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del festival di Sanremo”.
Chi doveva appurare che tutto fosse ok? Naturalmente la Rai. E infatti dalla Tv di Stato, seppur sommessamente, è stato riconosciuto l’errore. “Abbiamo fatto l’errore di non oscurare il brand, non era un marchio cosi conosciuto”, ha spiegato la vicedirettrice Federica Lentini. Eh già, l’errore è stato commesso.