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Amanda Lear e il saluto epico a Verissimo che ha fatto sobbalzare dalla sedia Silvia Toffanin. L’attrice francese, che ha quel particolare e magnifico dono della leggerezza (attenzione, non della banalità), è stata intervistata nel rotocalco del pomeriggio domenicale di Canale Cinque. Terminata la chiacchierata ha piazzato una frase a effetto (resta un mistero da risolvere: era una battuta oppure la verità?), che ha innescato una espressione sul viso della padrona di casa che è stata tutta un programma. Uno dei congedi più originali e simpatici di sempre. D’altra parte non si diventa Amanda Lear se non si ha la capacità di stupire.

Ebbene? Cosa ha detto la cantante? “Che dire Amanda”, ha sussurrato la Toffanin, apprestandosi a salutare l’ospite. Mai si sarebbe aspettata di ricevere la risposta data dalla Lear: “Che devo andare perché ho una vita sessuale”. La prima reazione spontanea della conduttrice è stata quella di portarsi una mano alla bocca e ridere. “Ah benissimo, allora buon divertimento”, ha poi concluso, col l’attrice che si è dileguata dietro le quinte.

 

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Il siparietto non ha avuto alcunché di volgare. Si diceva della dote di Amanda Lear di saper essere sempre leggiadra e allo stesso tempo glamour. Eccone l’esempio: una simile battuta pronunciata da qualcun altro sarebbe suonata stonata e appunto volgare. Se invece viene pronunciata dalla sua bocca, no. Questione di stile, questione di essere dive sul serio, non come quella marmaglia di personaggetti che infestano la tv con teatrini ridicoli e patetici.

Il mitologico congedo ha pure dato un’ondata frizzantina inaspettata al programma. In un settore, quello del piccolo schermo, dove vanno sempre più di moda i piagnistei e i saluti strappalacrime (pure quando non c’è bisogno di alcun pianto), finalmente qualcuno che non si prende sul serio e che anzi si prende gioco di sé, innescando risate piuttosto che affliggere i telespettatori con i propri pseudo traumi. Giù il cappello per Amanda Lear, icona e diva senza tempo!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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