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Andrea Dianetti Amici 5ANDREA DIANETTI, L’INTERVISTA – E’ stato uno degli allievi più amati di Amici di Maria De Filippi: Andrea Dianetti ne ha fatta ormai di strada da allora, diventando un artista a 360 gradi. Tutti lo ricordano per i suoi emozionanti monologhi e le sue divertenti scenette nella scuola più seguita d’Italia. L’attore ha partecipato alla quinta edizione del programma, conquistando la fase serale e classificandosi al secondo posto nella puntata finale. Per un soffio vinse il ballerino Ivan D’Andrea, ma per la maggior parte del pubblico era Andrea il vincitore morale. Da quegli anni è cresciuto e si è cimentato in tante nuove esperienze: ha partecipato in vari musical, è stato presentatore di eventi importanti, ha avuto ruoli al cinema e in televisione e da poco ha provato anche a fare il doppiatore. Tanti sono gli impegni lavorativi di Andrea, tante le soddisfazioni, eppure il successo non gli ha montato la testa: è sempre lo stesso ragazzo con il sogno nel cassetto di fare l’attore, di divertire il pubblico trasmettendo emozioni reali. Noi di GossipeTv abbiamo intervistato Andrea che ci ha raccontato la sua esperienza ad Amici ed i suoi prossimi progetti. Prima di lasciarvi alla sua intervista, volevamo ringraziarlo per la disponibilità e la simpatia.

 

 

Ecco l’intervista di GossipeTv ad Andrea Dianetti, ex concorrente della quinta edizione di Amici di Maria De Filippi.

Innanzitutto sei diventato popolare per aver partecipato ad Amici. Cosa ricordi di quell’esperienza?

“E’ stata sicuramente una bellissima esperienza che mi ha dato un sacco di filo da torcere, tantissime emozioni. Amici è stato molto importante per la mia crescita perché comunque ti fa rapportare con un pubblico ed è difficile che accada quando hai solo diciotto anni. E quindi sicuramente la cosa che porterò con me di Amici è il dover saper essere sempre pronti a reagire in base a come si evolve la situazione durante uno spettacolo”.

Se potessi tornare indietro lo rifaresti? Ti comporteresti ugualmente o cambieresti qualcosa?

“Cambierei qualcosa! Lo rifarei sicuramente perché comunque ogni cosa poi ti aiuta a diventare quello che sei. Quindi penso che rifarei anche quello, mi ha fatto maturare per certi aspetti, mi ha fatto capire il mio carattere in determinate situazioni e questo poi l’ho portato con me nella vita”.

Dalla nona edizione è stata eliminata la cattedra della recitazione. Cosa ne pensi?

“Fondamentalmente non è stata una scelta sbagliatissima perché, come mi diceva giustamente Maria, era difficile far rappresentare la recitazione in un minuto e mezzo di monologo. Si rischiava di sminuire l’attore”.

In questi anni ti sei cimentato in tutto: hai partecipato a dei musical, sei stato presentatore ed attore. Oggi quali sono i tuoi impegni lavorativi?

“Da poco mi sono cimentato anche nel doppiaggio per svariare un po’. Ora sto facendo il protagonista di una serie televisiva che va in onda su Sky, canale 620, che si chiama Galis Summer Camp. Io interpreto un giovane ragazzo che si trova in delle avventure particolari. Ho deciso di provare anche il doppiaggio perché penso che al giorno d’oggi bisogna saper fare un po’ tutto, poi con la crisi che c’è!”

Secondo te quali sono le qualità che dovrebbe avere un buon attore?

“Un attore dovrebbe essere capace di far avere l’impressione allo spettatore di recitare perfettamente il personaggio che interpreta. Lo spettatore dovrebbe avere la sensazione di vivere realmente quella situazione, di vedere davvero l’ispettore o il criminale o l’innamorato”.

Com’è cambiata la tua vita da quando sei diventato famoso?

“Non mi ritengo famoso. Una persona è famosa per aver fatto qualcosa. Direi piuttosto popolare perché sono stato visto diverse volte. Mi è cambiata la vita perché spesso i rapporti non sono più autentici. Non sai mai se quella persona parla con te perché gli interessi veramente tu o perché magari ha dei secondi fini”.

Quali sono i tuoi attori preferiti?

“I miei attori preferiti al momento sono Elio Germano e Pierfrancesco Favino”.

Se potessi scegliere un ruolo da interpretare quale sarebbe?

“Bella domanda! Ci dovrei pensare. Al momento mi viene in mente un personaggio divertente, spigliato, che ha intrecci d’amore!”

Oggi qual è il tuo sogno nel cassetto?

“Il mio sogno nel cassetto è poter fare sempre questo mestiere!”

Infine, a chi senti di dover dire grazie?

“Grazie lo devo dire ai miei insegnanti di quando ero piccolo che mi hanno sopportato sin dall’inizio. E sicuramente a mia madre che è stata la mia forza più importante”.

Ringraziamo ancora Andrea per l’intervista e un grande in bocca al lupo per la sua carriera.

 

 

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