Michele Bravi tornerà per il terzo anno nel ruolo di giurato della fase serale di Amici di Maria De Filippi oppure no? A parlare della questione e di altre curiosità relative al talent show di Canale Cinque e a colei che lo dirige, ossia ‘Queen Mary’, è stato il diretto interessato nel corso di un’intervista rilasciata a SuperGuidaTv, durante il gran finale della 54esima edizione del Giffoni Film Festival.
L’artista, senza troppo girarci attorno, ha confidato che se fosse per lui, ad Amici, ci tornerebbe subito in quanto l’esperienza da giurato la considera formativa e stimolante. “Mi piacerebbe tornare anche il prossimo anno. Per me Amici è un contesto bellissimo”, ha confessato il musicista. La palla passa quindi ora a Maria De Filippi, alla quale spetta la decisione di confermare o meno il cantante. Bravi ha aggiunto che sono trascorsi molti anni da quando lui ha partecipato a un talent show (vinse nel 2013 la settima edizione di X Factor) e che da allora, per quel che riguarda diversi format, sono cambiate parecchie cose:
“Sono passati ormai alcuni anni da quando sono stato concorrente in un talent e mi sono accorto di quanto siano cambiati questi programmi. Credo che i talent ad oggi diano una grande possibilità per far ascoltare la propria voce ed è una realtà in cui credo molto”.
Spazio poi a delle osservazioni personali su Maria De Filippi. Secondo Bravi, la conduttrice pavese “ha un’educazione, un garbo nel gestire i ragazzi che è veramente importante”. E ancora: “Nel corso del programma ho modo di ascoltare le voci di questi ragazzi che chiedono di essere ascoltati e questo mi riporta alla mente tante cose, quel senso di fame e di urgenza che avevo anche io. Amici per me è una grande fonte di ispirazione”.
Michele Bravi e la musica senza pressioni
L’artista ha anche parlato del modo in cui vive la sua professione, spiegando che lungo la sua carriera mai si è sentito “schiacciato dalla pressione dei numeri” perché prima ancora delle vendite arriva la grande passione per la musica che c’è e ci sarà al di là di come possa andare sul mercato un singolo o un album. Quindi ha confidato che da adolescente era un ragazzo piuttosto solitario con una grande curiosità per quel che riguardava la letteratura e più in generale ogni forma artistica. Fu allora che iniziò a percepire la necessità di scrivere per “immergersi nelle storie” e raccontarle, come poi è riuscito a fare tramite le note e la sua inconfondibile voce.
Infine Bravi ha dichiarato che gli fa paura il fatto che ci siano troppe persone che, a suo avviso, giudicano le cose in maniera troppo superficiale e con poca sensibilità, tendendo a generalizzare e a non immedesimarsi a livello empatico nei panni altrui per comprendere il prossimo.