Giorni difficili per Angela Chianello, la famosa signora da Mondello del tormentone “Non c’è ne Covid”. La verace siciliana, diventata popolare grazie ad un servizio di Pomeriggio 5 di Barbara d’Urso, ha deciso di rivolgersi alla Polizia Postale per risolvere una questione che la sta tormentando da settimane. Diversi haters e leoni da tastiera l’hanno presa di mira sul suo profilo Instagram con pesanti insulti e grave minacce. È spuntato addirittura un vero e proprio stalker che non fa che scrivere privatamente ad Angela messaggi carichi d’odio nei confronti dei figli della Chianello.
Per chi segue costantemente Barbara d’Urso sa che Angela da Mondello è mamma di una ragazzina di 13 anni mentre il primogenito, nato con una grave disabilità, è scomparso cinque anni fa all’età di 21 anni. Raggiunta da Gossipetv Angela ci ha spiegato la situazione, non nascondendo lacrime e disagio per quello che sta provando. Un risvolto di questa popolarità improvvisa alla quale Angela non è di certo abituata.
Come stai Angela?
Sto male. Sono andata a fare delle denunce perché sono arrivata al limite. Adesso basta. C’è un uomo che scrive a me e mia figlia frasi come: “se vi prendo vi uccido” “devi morire”, “ti deve venire un tumore”. E tante altre cose che mi vergogno anche a dirle. È una persona che mi scrive privatamente su Instagram tutti i giorni ma io non gli ho mai risposto. Non ce la faccio più, sono stanca di vedere ogni giorno queste cose. Ha iniziato a scrivermi da due settimane, so che è di Verona. Ho così deciso di sporgere denuncia. Io non ho ucciso nessuno, non ho fatto del male a nessuno e per una frase mi stanno tormentando.
Tua figlia è al corrente di questo problema?
Mia figlia ha 13 anni e come tutte le ragazzine anche lei ha i social. Se pubblica qualche foto con una compagna di scuola viene presa di mira. Le dicono “sei brutta”, per non dire altro. Ma adesso basta. La devono smettere, i miei figli non devono essere toccati.
La vita di tua figlia è cambiata anche nella realtà di tutti i giorni? Ha dei problemi a scuola?
No, a Palermo nessuno l’ha attaccata. Non ha problemi a scuola. Anzi, la Preside mi ha chiamato per dirmi che non ho fatto nulla di male per tutto quello che è successo.
Anche il Natale appena trascorso non è stato facile per te…
L’ho passato in famiglia, con mia madre, mio padre – sono figlia unica – mio marito e la bambina. A Santo Stefano ho ricevuto un altro brutto messaggio rivolto a mio figlio che non c’è più: “Tuo figlio non doveva morire disabile, doveva morire bruciato”. Mio figlio era un ragazzo disabile scomparso cinque anni fa, proprio nel mese di dicembre. Era attaccato a un ventilatore, respirava in questo modo. Era diventato un vegetale. Dopo che è entrato in coma sono successe tante cose brutte. Una vicenda non facile (piange, ndr) però vado avanti per mia figlia e non voglio farle pesare questa cosa.
Hai mai pensato di eliminare il tuo account su Instagram?
No. Non perché voglio la popolarità a tutti i costi ma perché non ho fatto nulla di male. C’è altra gente che non dovrebbe stare sui social e non prova alcuna vergogna. Perché non dovrei esserci io? Cosa ho fatto di male? Perché mi devo fermare davanti a queste persone così cattive? Ora chi di dovere farà delle indagini, si parla di stalking. Uno di questi haters mi perseguita ogni giorno. Per fortuna ci sono pure tante altre persone che mi scrivono cose belle, mi danno forza. Quando sono stata a Roma e a Milano ho visto che le persone mi vogliono bene.
Ma perché prendersela con mia figlia? I figli non si toccano. Mio figlio non era handicappato, come ha scritto qualcuno, ma aveva un ritardo psicomotorio. Non bisogna dire certe cose, io non posso perdonare una cosa cosi. Ho sempre protetto i miei figli. Ho avuto il primogenito a 13 anni: ero piccolissima ma non l’ho mai abbandonato. Anche se mio figlio aveva problemi gravissimi con l’aiuto dei miei genitori non gli ho mai fatto mancare amore, rispetto e cure. Eppure ero una bambina, potevo darlo in adozione. I figli non si ammazzano, non si abbandonano, i figli si fanno e basta e si proteggono.