Aristide Malnati, confidenze dopo il GF Vip 4: “Mi sono staccato da Zequila” e le parole su Clizia e Paolo
Aristide Malnati si confessa. L’egittologo del Grande Fratello Vip 4 ha fatto ritorno a casa, dalla sua amata madre, la donna più importante della sua vita. Da una ‘reclusione forzata’ all’altra, visto che il coronavirus, seppur in calo, continua a tenere tutti gli italiani barricati nelle proprie dimore. Nel frattempo lo studioso si è confessato a Libero Quotidiano, facendo il punto della sua esperienza nel reality, parlando di alcuni altri suoi compagni di viaggio e di come sia cominciata la sua quarantena.
“Ho legato con Zequila finché non ha sbroccato, allora mi sono distaccato”
“La puntata è finita alle due, mi hanno infilato in un Suv con una mascherina e mi hanno portato da mia madre a Milano, l’ unica vera donna della mia vita. Non ci siamo neppure potuti abbracciare”, spiega Mummy che, circa il GF Vip 4, parla di esperienza “olistica, totalizzante”, dove ha fatto “sgorgare tutto”. “La mia vita sentimentale senza un amore vero e proprio, la malattia invalidante neurologica che ho avuto da giovane e che mi ha segnato. Ho pianto come gli eroi greci”, aggiunge. Spazio quindi agli altri inquilini. Con Zequila ha legato molto… “Finché non ha sbroccato, allora mi sono distaccato. Non dormivo in stanze, mi veniva la claustrofobia, dunque mi svegliavo presto e ho fatto amicizia con Ciavarro. Molto delicato, fragile, mi ricorda me alla sua età. Compulsivo”. Con Clizia? Come andrà a finire?
“Clizia e Paolo? Lei è intelligente, lui la ama”
“Lei ha 40 anni, lui 28. Tutto può essere. Lei è intelligente, lui la ama. Una bella storia”, racconta Aristide che come al solito pesa molto le parole. Chissà cosa avrà voluto intendere con “lei è intelligente” e “lui la ama”. Altra persona con cui ha stretto un bel rapporto nel reality è Antonella Elia: “Il nostro momento erotico era lavare i piatti: lei era molto brava. A un certo punto ero conteso tra lei e la Marini”. Indine un flash su come abbia vissuto le informazioni drammatiche provenienti dall’esterno: “Ci informavano con dati e notizie. Solitamente chi sta nel gioco è isolato dal mondo ma qui era diverso. Alfonso è entrato con un infettivologo, dai primi di marzo nessuno ha più messo piede. Qui fuori c’ è una una situazione surreale”.