Nelle ultime ore è arrivata come un fulmine a ciel sereno, la notizia della morte prematura, aveva 55 anni, del giornalista Armin Moroder, della redazione Rai di Bolzano. A lui era stata affidata la redazione del telegiornale in lingua ladina, italiana e tedesca.
L’azienda di Viale Mazzini ha annunciato la dipartita del giornalista con un comunicato stampa pubblicato sul portale web della televisione di Stato. Nel comunicato si legge: “Una notizia che riempie di tristezza l’intera sede Rai di Bolzano e delle redazioni di lingua ladina, italiana e tedesca“.
Il giornalista, da quanto si apprende dal comunicato ufficiale diramato dalla Rai, è venuto a mancare in ospedale nella serata di mercoledì 30 giugno 2021. Le parole dei colleghi si sono concentrate successivamente nel raccontare chi fosse questo giornalista che con grande passione ed emozione raccontava i territori della Val Gardena.
Moroder era ormai diventato un punto di riferimento di quei luoghi. Dal 2013 lavorava per Rai Ladina di Bolzano. Ma in passato era stato giornalista per ben 32 anni per Radio Val Gardena. Una vita a raccontare la cronaca, i fatti ed i misfatti di quelle località.
Il direttore di Rai Ladina ha commentato la dipartita di Moroder dicendo: “Con Armin abbiamo perso un grande collega ed amico“. Quindi ha proseguito che il giornalista era conosciuto e amato da tutti, anche in considerazione del fatto che lui amava stare in mezzo alle persone.
Un uomo che ha portato anche tante idee nuove, apportando, giorno dopo giorno, sempre maggiore valore aggiunto ai contenuti redazionali. I funerali del giornalista avranno luogo nel pomeriggio di sabato in Val Gardena. Tutte le cinque valli dolomitiche piangono quindi la dipartita di un grande uomo.
Persone come Moroder contribuito certamente con il loro racconto a dipingere la realtà Dolomitica. Una realtà bella, affascinante, ma a tratti anche difficile e complicata. E la cifra di Armin era proprio l’autenticità del suo racconto.