Come era preventivabile, la finale di Euro 2020 che ha visto l’Italia trionfare sull’Inghilterra ha fatto ‘sold out’ in tv. Il match è stato seguito da quasi venti milioni di spettatori. Per la precisione 18.1, con uno share pari al 73.7%.
Ad alzare ancor più l’asticella degli ascolti tv è stato il momento decisivo dell’incontro, quando cioè si è giunti ai rigori. La sfida dagli undici metri ha fatto schizzare lo share all’80%. Insomma, 8 italiani su 10 innanzi alla tv erano connessi con il mondo azzurro – gli altri probabilmente si erano appisolati con la tv accesa chissà dove – che ha riportato a casa l’ambito trofeo a distanza di 53 anni dall’ultima vittoria agli Europei.
Correva il 1968 quando Gigi Riva e compagni mandavano in paradiso il popolo italiano. Altra epoca, altra storia, altro calcio. Ieri, 11 luglio 2021, ci hanno pensato Chiellini – capitano inesauribile -, Bonucci, Donnarumma e soci a spedire in visibilio un intero popolo, conquistando una competizione dal sapore miracoloso se si considera che la nazionale arrivava addirittura da una non qualificazione ai Mondiali.
Largo merito va dato a Roberto Mancini, guida saggia, preziosa, acuta e geniale di un gruppo di calciatori che hanno consegnato l’Italia calcistica alla storia, al mito, alla leggenda.
Ascolti tv di ieri, anche Berrettini fa il piano
Da segnalare sul fronte ascolti anche il match tennistico di Wimbledon tra Matteo Berrettini e Novak Djokovic. In questo caso si è sfiorata l’impresa, con l’azzurro che si è arreso in finale al numero uno del mondo. Il match è stato trasmesso da Sky, che ne deteneva i diritti, anche in chiaro, su Tv8, ed ha ottenuto 2.862.000 spettatori netti con il 20.7% di share. Numeri che probabilmente l’emittente in chiaro della tv satellitare non ha mai visto prima.
Berrettini, nonostante non sia riuscito ad avere la meglio sul ‘mostruoso’ Novak, già mito della racchetta ancor prima del ritiro (molti esperti lo considerano il più forte tennista di sempre, altri non il più forte ma tra i primi tre. Insomma, un mostro appunto), è riuscito nell’impresa di approdare alla finale di Wimbledon. Impresa che mai nessun italiano prima di lui aveva condotto a termine.