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asia argento giacca gessataAsia Argento prende le distanze dal #MeToo: “Ormai è diventato un prodotto hollywoodiano”

Asia Argento, croce e delizia del #MeToo. L’attrice, intervistata dal quotidiano Le Monde, è tornata a parlare del movimento che ha assunto caratteri globali e di cui lei stessa è stata una delle colonne portanti, avendo fatto deflagrare il caso Weinstein. Tuttavia, oggi, la figlia d’arte si discosta in parte da ciò che è diventato il #MeToo. “Un prodotto Hollywoodiano che instupidisce”, lo definisce con una punta di rammarico. Inoltre, sostiene che gli Usa, con il tempo, sono stati meno comprensivi con lei rispetto agli europei.

“All’inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere. Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata”

“All’inizio si trattava di denunciare gravi abusi di potere. Ma con il tempo questa vena militante si è dilapidata”. Esordisce così Asia Argento, parlando degli sviluppi del #MeToo. “Ed è diventato un prodotto hollywoodiano – aggiunge – qualcosa che instupidisce, di un po’ finto e bigotto. Un pass, un vestito da sera e basta. La Democrazia Cristiana in tutto il suo splendore.” Parole che pesano come macigni quelle dell’attrice, che di fatto ripudia in parte quella stessa ‘creatura’ che lei stessa ha creato.

Asia Argento: “Non penso che l’Italia sia una cattiva madre… gli europei sono stati più lungimiranti degli americani”

Asia dice anche che L’America l’ha delusa, mentre l’Europa ha avuto una reazione più consona al caso. E sul Bel Paese dichiara: “Non penso più che l’Italia sia una cattiva madre. All’inizio del caso Weinstein, i media di destra mi avevano assalita in modo abbastanza disgustoso. Da allora, c’è stato un bel risveglio delle coscienze”. E ancora: “Per quanto riguarda le ingiustizie di cui sono stata vittima, gli europei sono stati più lungimiranti degli americani”. Il riferimento è anche al rumoroso caso Jimmy Benett: “In molti, qui, hanno capito che l’attore che mi accusa di pedofilia, Jimmy Benett, è stato sfruttato. Questo slancio di solidarietà mi ha commossa, perché ho vissuto un terribile biennio 2017-2018.”

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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