Sanremo 2019, Baglioni risponde alle polemiche della stampa
Conferenza stampa post Sanremo infuocata per Claudio Baglioni. Tante sono state le polemiche, anche alla luce di ciò che è successo ieri, e tante sono state le domande. Il cantante, al timone per la seconda volta del Festival, ha risposto con il suo solito savoir faire senza girare attorno ai problemi emersi. Uno in particolare sembra averlo piuttosto indispettito, visto che ha risposto alla stampa in modo abbastanza polemico: parlando dei miglioramenti che potrebbe apportare a Sanremo 2020 Baglioni si è anche soffermato infatti sugli ascolti e sulla corsa allo share delle trasmissioni televisive, fomentata anche dai giornali e dagli analisti.
Baglioni e la polemica sullo share: “Dovremmo darci tutti una calmata”
Gli ascolti di quest’edizione sono stati sorprendenti, trattandosi di una seconda conduzione, quindi in genere con dati quasi sempre in ribasso rispetto alle prime conduzioni; eppure in questi giorni non abbiamo potuto fare a meno di notare qualche titolo in cui si sottolineava che lo share non stesse andando per niente bene. Analisi errata e polemica come sempre sterile, come quella politica scoppiata nelle ultime ore, a cui Baglioni ha risposto in maniera netta: “C’è anche un altro malvezzo, cioè quello dell’estendersi di tutte le trasmissioni televisive fino a orari notturni. Perché ormai c’è questa lotta dissennata allo share. Poi quando ci troviamo sui giornali ‘calo di ascolti’ e siamo al 50% ci vengono i brividi. Dovremmo darci tutti una calmata”. Come non sottoscrivere queste parole, soprattutto alla luce dei dati di ascolto fatti registrare da quest’edizione.
La conduzione di Baglioni a Sanremo 2020
Durante la conferenza stampa Baglioni ha anche sottolineato di non avere la più pallida idea sul suo futuro all’Ariston, anche se, diciamolo, quest’anno le sue scelte sono state azzeccatissime: le canzoni hanno rispecchiato i gusti musicali attuali, sono state davvero rappresentative e il cast è stato anche in grado di destare parecchia curiosità nel pubblico. Se le premesse saranno sempre queste insomma un Baglioni-ter sarebbe perfetto. Anche perché il cantante ha già le idee chiare su cosa cambiare per Sanremo 2020: “Si, l’ho detto tante volte – queste le sue parole su un’eventuale conduzione futura –, non ho la più pallida idea. Ci sono tanti discorsi da fare, anche oggi abbiamo tracciato alcune modifiche che andrebbero sicuramente operate. Il numero di ventiquattro artisti è forse eccessivo. Il lavoro ci sarebbe da fare e mi piacerebbe persino farlo”.
Il televoto e le giurie, Baglioni spiega l’importanza della sala stampa
Tante le domande avanzate al conduttore che poi al telegiornale ha parlato anche del meritatissimo posto di Loredana Bertè – ricordiamo che ieri Claudio ha reagito molto male ai fischi del pubblico – e si è soffermato anche sul rapporto tra i voti delle giurie e i voti del pubblico che mai come quest’anno sono stati così discordanti. Al riguardo Claudio ha spiegato che ha voluto evitare di creare malumori nella sala stampa e qualcuno gli ha fatto notare che “Fino a due anni fa avevamo un ruolo minore e si è andati avanti benissimo”. Come la si fa la si fa insomma si sbaglia. Per noi Baglioni ha fatto un ottimo lavoro e ci auguriamo che sarà lui ancora una volta se non conduttore almeno direttore artistico. Perfetta la polemica sullo share che purtroppo sta offuscando la differenza tra prodotti buoni e prodotti scadenti, anche ai limiti dell’inverosimile come in questo caso. Perché, sì, ci vuole coraggio per dire che il Festival è stato un flop.