Carlotta Mantovan da brividi a Ballando con le Stelle. La vedova di Fabrizio Frizzi ha danzato un tango con trasporto e tensione. La migliore risposta a tutti coloro, giurati compresi, che l’hanno definita algida e fredda nelle scorse puntate. Il punto è che la tv è diabolica: predilige troppo spesso le liti, chi fa caciara, chi di buon gusto ne ha poco. E poi si ha sempre fretta: bisogna subito arrivare alla pancia dello spettatore, altrimenti si viene defenestrati. Dura lex, sed lex. E pazienza se spesso alla pancia si giunge con cafonate e quant’altro.
Carlotta invece è persona delicata, soave, riservata, ma non per questo non profonda e sensibile. Lo ha dimostrato nel corso della puntata del 5 novembre. Assieme al maestro Moreno ha confezionato una performance da urlo. Alla faccia di coloro che la dipingevano come donna che “sentiva di poco”. Non a caso ha stregato tutti, raccogliendo alla fine ben 44 punti (Zazzaroni 8, Canino 9, Smith 7, Lucarelli 10, Mariotto 10).
Ma non è il punteggio ad aver fatto la differenza: è che, episodio raro, per una volta in tv ha trionfato l’eleganza, il garbo, l’educazione e la grazia. Non è un caso che Carlotta e Frizzi hanno vissuto una love story da favola, spezzata per un destino malevolo e diavolesco. Frizzi, al pari della moglie, era persona di una gentilezza spiazzante, di una signorilità sontuosa, di un’umiltà straripante. Non ci si sorprenda dunque che la Mantovan sia tanto amabile.
Dicono che gli opposti si attraggono. Anche no. Il proverbio lascia il tempo che trova. Forse può calzare per alcuni lati caratteriali, non certo per le prerogative con la quale due persone impostano le loro vite. Per farla breve: i cafoni o le cafone, i tamarri e le tamarre non potranno mai stare assieme a persone in possesso di garbo e finezza d’anima. Che bella scoperta Carlotta, che emozione, che caratterino. Avanti tutta!