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Il futuro nebuloso di Barbara d’Urso continua a tenere banco. Fino a fine dicembre non si muoverà una mosca per quel che riguarda i suoi impegni tv (tornerà invece a novembre a recitare in teatro con l’opera “Taxi a due piazze”). Il motivo è risaputo: fino al termine dell’anno è contrattualizzata con Mediaset. E poi? Nei giorni scorsi si è mormorato che il viaggio a Londra della conduttrice (nella capitale si è messa a studiare duramente l’inglese) sarebbe stato propedeutico per l’arruolamento in veste di attrice in una non meglio precisata serie tv internazionale targata Netflix. Cosa c’è di vero? Pare nulla.

Dagospia, con un articolo a firma dell’esperto televisivo Giuseppe Candela, fa sapere che la questione riguardante Netflix è una fake news. Il giornalista aggiunge che è entrato in contatto con fonti vicine alla piattaforma le quali gli hanno appunto assicurato che non c’è alcun progetto internazionale, al momento, che vede coinvolta l’ex volto di Pomeriggio Cinque. Nel frattempo la stessa d’Urso si diverte a mescolare le carte. A più riprese ha dichiarato che “tornerà presto”. Resta da capire dove, come e quando. In un programma tutto suo? E se sì, dove? In Rai, su La7, su Sky? Oppure il “tornerò presto” è riferito a delle ospitate?

E ancora: e se dovessero invece affidarle un ruolo di secondo piano? Ad esempio di essere giurata o opinionista in qualche show? Accetterebbe oppure vuole rientrare in tv dalla porta principale, vale a dire con una trasmissione tutta sua che la vedrebbe protagonista? Tutto è avvolto in una nebulosa. Stringi stringi, però, pare che per ora non ci sia alcunché di concreto.

Dal canto suo Barbarella si diverte ad alimentare le voci sul suo conto. Non ha smentito alcunché da quando è stata defenestrata da Mediaset: sulle già citate voci relative a Netflix non ha spiaccicato una parola, sul fatto che c’è chi dice che andrà a farsi intervistare a Domenica In da Mara Venier o a Belve da Francesca Fagnani sempre silenzio. Certo non bisogna insegnarle come si agisce comunicativamente. Sa bene che questo è un periodo per lei del “basta che se ne parli”. Le serve per tenere alta l’attenzione mediatica su di sé. E va bene così, fa parte del gioco.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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