Barbara d’Urso ha rotto il silenzio e ha raccontato la sua verità in un’intervista bomba su Repubblica, durante la quale si scaglia contro l’azienda in cui ha lavorato per tanti anni. Sono passati pochi giorni dal comunicato rilasciato dalla Mediaset, in cui veniva resa nota la notizia che Barbara d’Urso non avrebbe più condotto Pomeriggio Cinque dopo ben quindici anni. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, dato che, nonostante le voci su un possibile addio all’azienda, la conduttrice sarebbe dovuta ritornare per almeno un’altra stagione al timone del talk pomeridiano. Difatti, durante l’ultima puntata del programma, Barbara aveva dato appuntamento ai suoi telespettatori a settembre.
Barbara d’Urso: “Ora racconto tutta la verità”
Ad ogni modo, il suo contratto termina a dicembre e la Mediaset ha confermato che per lei si cercheranno altri progetti. Fatto sta che, per ora, la d’Urso è rimasta senza trasmissioni. Nel comunicato veniva specificato che la decisione è stata presa di comune accordo da Canale 5 e Barbara d’Urso. Ebbene, nulla di tutto ciò sembrerebbe corrispondere alla realtà. Piena di dolore e rabbia, la presentatrice ha deciso di parlare senza peli sulla lingua e ha svelato come sono andate realmente le cose:
Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione: “Canale 5 e Barbara D’Urso hanno concordato che dalla prossima stagione l’artista non condurrà più Pomeriggio 5”. Io non ho concordato niente. Voglio dire la mia verità, far sapere come sono andate le cose.
“Ne ho sopportate tante — forse un giorno lo racconterò — ho messo la testa sotto l’acqua, perché lavoravo con passione. Ma questa volta no“, ha continuato poi ‘Barbarella’, prima di tornare indietro con il tempo a dicembre del 2007, quando iniziò a prendere forma quella che sarebbe stata un’avventura di quindici anni con la creazione di “Mattino Cinque“:
Vengo portata a pranzo, all’Hotel de Russie di Roma, dall’allora direttore di Videonews Brachino, con Crippa, Delogu, Restelli il suo vice Giudici. Champagne, non capivo per brindare a cosa. Sarei dovuta partire, trasferirmi a Milano senza i miei due figli per inventare un programma in diretta, tutti i giorni, Mattino Cinque. 24 ore di tempo per decidere. Inizio questa avventura da cui nasce Pomeriggio 5, poi Domenica live, firmati da me come Live – Non è la d’Urso che dopo tre stagioni, a tre puntate dalla fine, viene chiusa. Motivo? Mai saputo. Chiusa anche Domenica live, creata 14 anni prima, portava grandi risultati — prima di me c’era una soap che faceva l’8% di share, io arrivavo al 20%.
Barbara ha deciso di tirare fuori tutto e parlare anche delle chiusure dei suoi programmi, Live – Non è la d’Urso e Domenica Live. Nonostante ciò, però, la conduttrice ha sempre mantenuto “amore e fedeltà per l’azienda“, come durante la pandemia “quando nella cattedrale di Mediaset vuota c’eravamo io, l’operatore e il regista, a tenere compagnia al pubblico”.
Barbara d’Urso: “Forse a Mediaset non ero più gradita”
La stessa fedeltà, però, non sarebbe stata riscontrata dall’altra parte. A tal proposito, la d’Urso ha ricordato un episodio avvenuto lo scorso marzo, quando l’account Twitter ufficiale aveva pubblicato un tweet contro di lei e Mara Venier, definendole “tr**e”. A seguito dell’accaduto, la Mediaset aveva poi provveduto a bloccare l’account e a spiegare come si fosse trattato di un errore a causa di un accesso anomalo:
Il 26 marzo ero a teatro a Bari, su Canale 5 andava in onda Verissimo e su Rai 1 Domenica in, col mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate, la moglie di Raf. Messaggio autorizzato dal direttore delle news Crippa e da Restelli. Bene. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Troie mi pare azzeccato Silvy”, sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno. Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “troia”, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami troia? Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione.
Da lì, “ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita”. La conduttrice aveva cominciato a parlarne anche con il suo agente Lucio Presta, ammettendo di essere pronta ad andare via nel caso non fosse stata più voluta. “Incontra Marco Leonardi, nominato direttore risorse artistiche, con il consulente Restelli. Vorrebbero continuare l’accordo per i due anni successivi, alle stesse condizioni economiche e editoriali”, ha spiegato.
Dunque, Pomeriggio 5 era confermato, per almeno altre due stagioni:
Presta spiega: “Barbara ha bisogno di un segnale di appartenenza forte, facciamo un passaggio con l’editore e vediamo se è possibile garantire un serale su Canale 5”. Giorni dopo mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa.
Tuttavia, non sembrava ancora smuoversi niente e, per questo, Presta aveva anche proposto di andare via direttamente a giugno. Ma, Pier Silvio Berlusconi sembrava fermo nelle sue idee:
Presta rilancia: “Barbara ha bisogno di sentirsi voluta dall’azienda, siccome non c’è questo sentimento, perché non facciamo una cosa più corretta? Salutiamoci il 2 giugno, lei rinuncia ai soldi tranquillamente e siamo liberi di andarci a cercare un lavoro a stretto giro”. Passano meno di 48 ore, Pier Silvio Berlusconi è inamovibile: fino a dicembre è con noi, troveremo altre cose. Porto avanti Pomeriggio 5, programma che amo, quel pubblico me lo sono creato in 15 anni. Media tutto l’anno del 16% di share, con punte del 22%, come sottolinea Mediaset in una nota. Il 2 giugno, ultima puntata, saluto: “Ci vediamo a settembre”. Continuo ad andare a Cologno Monzese per due settimane, con la costumista e la sarta preparo gli outfit per la ripartenza.
Barbara d’Urso: la verità sul mio addio a Mediaset
Dopodiché, il 26 giugno tutto cambia. Mentre si trovava in campagna, il suo agente viene informato di un cambiamento repentino e inaspettato:
Vado in campagna, Lucio dialoga con l’azienda, che conferma di voler trovare un prime time. Il 26 giugno lo chiamano: “Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto?, c’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo”. Non è utile, a fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile. Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più.
Nonostante Barbara capisca che un editore e un’azienda possano aver voglia di cambiamenti, la maniera in cui è stata gestita tutta la trattativa le ha provocato un dolore enorme, dato che non ha avuto neanche la possibilità di salutare il pubblico che l’ha seguita fedelmente per tanti anni:
I modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente: prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni.
E, a chi dice che questa rivoluzione sia dovuta a un cambio di linea editoriale meno trash, Barbara d’Urso ha risposto in questo modo:
Ho letto: “Via il trash”, “La D’Urso trash”. Che cos’è trash? Una volta per tutte. Perché fino a tre anni fa a Live — Non è la d’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio cinque col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca, e perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal cdr, mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash: non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate.
Barbara d’Urso: i progetti futuri e Ballando con le stelle
D’altro canto, dopo la morte di Silvio Berlusconi, Pier Silvio potrebbe aver deciso di attuare un cambiamento profondo nell’azienda, ma di questo Barbara non ha voluto parlarne. “Lui lasciamolo fuori. Nel mio percorso privato e professionale non ha avuto ingerenze“, ha detto.
Ma, cosa c’è ora in serbo nel futuro di Barbara d’Urso? Sicuramente la televisione, dopo lo scadere del contratto con Mediaset a dicembre. Tuttavia, non si tratterà di un approdo nella giuria di Ballando con le stelle come si era mormorato. “Non è mai esistita questa ipotesi“, ha confermato infine la conduttrice a riguardo.