Barbara d’Urso: le parole nostalgiche sull’ex fidanzato Mauro Berardi e su Massimo Troisi
25 anni fa, il cinema, la tv e il teatro italiano piangevano la scomparsa di Massimo Troisi, artista e attore unico nel panorama del Bel Paese. Oggi in tanti hanno ricordato il napoletano e tra questi c’è stata anche Barbara d’Urso, nota conduttrice del piccolo schermo che ha conosciuto molto bene il compianto Massimo. I due hanno infatti condiviso molti momenti assieme, visto che fu proprio Mauro Berardi, ex fidanzato della d’Urso e produttore cinematografico, a lanciare l’interprete partenopeo al cinema. Ricordiamo che Barbara e Mauro, proprio negli anni del successo di Troisi, condivisero un amore lungo 11 anni, dal 1982 al 1993. La relazione ha dato alla luce due figli, Giammauro (1986) ed Emanuele (1988)
Barbara d’Urso e gli anni insieme a Massimo Troisi: il messaggio della conduttrice
“Questa foto è del 1984, da sinistra, nell’ordine: Roberto Benigni, Mauro Berardi e Massimo Troisi”, scrive Barbara d’Urso sul suo profilo Instagram, a commento della foto in cui sono ritratti i due attori e il produttore Berardi, suo ex compagno. Poi aggiunge: “Mauro (il padre dei miei due figli) in quel periodo produceva ‘Non ci resta che piangere’ ma aveva già prodotto ‘Ricomincio da tre’, ‘Scusate il ritardo’ e, poco dopo, avrebbe prodotto ‘Il Piccolo Diavolo’. Quanti anni passati con Massimo, tanti, tanti, tanti, tanti, sempre, sempre, sempre insieme #massimotroisi #ciaomassimo #ricordi.”
25 anni senza Massimo Troisi, il Comico dei sentimenti e il Pulcinella senza Maschera
Il 4 giugno del 1994 veniva a mancare Massimo Troisi, genio della comicità italiana. Malato di cuore sin dall’infanzia, morì nel sonno a Roma per un fatale attacco cardiaco conseguente a febbri reumatiche. Scomparve nella casa della sorella Annamaria, nel quartiere Infernetto. Fu il principale esponente della nuova comicità partenopea che prese piede all’inizio degli anni Settanta. Fu soprannominato “Il comico dei sentimenti” e il “Pulcinella senza maschera”. Tutt’oggi continua a essere amato e omaggiato in tutta Italia per la sua inconfondibile sensibilità nostalgica.