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Barbara d’Urso da settimane, anzi da mesi, in modo alquanto fumoso e senza rendere noto alcun dettaglio, lascia intendere che il suo rientro in tv si avvicina. Sulla stessa lunghezza d’onda il suo manager Lucio Presta, seppur l’agente, al Festival Dogliani, è stato più accorto. Nel frattempo ci si avvicina alla presentazione dei nuovi palinsesti televisivi, quelli della prossima stagione. Le reti generaliste (Rai, Mediaset, La7 e Warner Bros Discovery) annunceranno i loro progetti per il 2024–2025 tra circa un mese. Trattasi dell’ora X, quella in cui si capirà se ‘Barbarella’ sta bluffando oppure no. La sua situazione, nelle scorse ore, è stata analizzata da due giornalisti esperti di retroscena televisivi, vale a dire Giuseppe Candela e Francesco Canino. Le due firme del Fatto Quotidiano sono state ospiti di una diretta su YouTube organizzata da Claudia Rossi.

Dunque? L’ex conduttrice di Pomeriggio Cinque rientrerà nella tv che conta oppure no? La situazione non sarebbe per nulla rosea. “Se Barbara d’Urso tornerà in tv? Il suo manager ha un po’ rassicurato, pure lei sui social racconta di progetti segreti – ha spiegato Giuseppe Candela –. Da giornalista io registro smentite Rai e smentite Discovery, mentre in Mediaset le porte sono chiuse. Al momento fatico nel trovare un posto nella tv generalista. Non mi risultano trattative in corso con Rai, Discovery o generalista. Domani probabilmente sarò smentito, ma ad oggi è così”.

Francesco Canino ha confermato ciò che ha detto il collega: “Non immagino grosse novità nei prossimi palinsesti televisivi 2024 – 2025, ma se fossi in Barbara d’Urso spariglierei le carte e farei un documentario per togliermi tutti i sassolini dalle scarpe. Un Unica 2 in stile Ilary Blasi“. Riassumendo, secondo quanto emerso fino ad ora, l’ex regina di Mediaset è ferma al palo. Ma perché una figura come la sua, che ha avuto per anni programmi di successo, fa così fatica a ricollocarsi? Per rispondere alla domanda si deve ragionare su più cause.

La prima riguarda la tipologia di fare tv della d’Urso, il cosiddetto trash. Quel genere di talk starnazzante ha fatto il suo tempo. Oggi, in generale, il pubblico ha cambiato gusti ed è alla ricerca di altro. ‘Barbarella’ può cambiare pelle? Sì, però si è identificata a tal punto in quel genere tv che è difficile per gli utenti immaginarla in vesti differenti. I piani alti delle reti naturalmente lo sanno e quindi sono a conoscenza del rischio che si corre ad ingaggiarla. Ingaggio, ecco un altro fattore: ovviamente la d’Urso, al di là dei gusti personali, ha fatto un pezzo di storia tv e, quindi, dal punto di vista economico, costa metterla sotto contratto.

Terzo fattore: Mediaset è quasi metà della tv generalista. L’addio della d’Urso col Biscione è stato traumatico e senza ritorno. Avendo tagliato tutti i ponti con l’editore, per quel che riguarda i canali generalisti, restano quelli della Rai e Nove (La7 ha un target lontanissimo dalla tv d’ursiana, quindi non è nemmeno da prendere in considerazione). Questo per dire che con le porte chiuse a Mediaset, di occasioni lavorative non ce ne sono molte. Morale della favola? La conduttrice campana rischia di rimanere ferma ai box, di nuovo.

In realtà a breve potrebbe tornare sul piccolo schermo, per un impegno con TeleSud. Certo è che sarebbe un contesto ben differente rispetto a quello a cui aspira la d’Urso. Si mormora anche di un suo possibile approdo nella veste di concorrente a Ballando con le Stelle. Ma pure in questo caso si tratterebbe di un’esperienza estemporanea, per divertirsi, e sicuramente non un punto di approdo.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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