AGGIORNAMENTO DEL 17/09/2021, ORE 22.40: Barbara Palombelli è intervenuta a Quarto Grado e ha chiesto scusa per il suo discorso. Queste le sue parole: “Chiedo scusa se qualcuno sentendo solo quella frase ha capito che io sono passata dall’altra parte, cioè a giustificare i femminicidi. Non c’è niente di più lontano da me, dalla mia storia, da quello che ho scritto e detto nella mia vita professionale. Quello era un altro discorso che si inseriva in una storia di rabbia particolare nella causa di Forum”.
Barbara Palombelli è finita nella bufera social, ma era una bufera preannunciata. Le sue parole sono state dure, pesanti e non hanno trovato d’accordo nessuno. O quasi. Tanti si sono scagliati contro di lei, in realtà, perché per tanti è inaccettabile dire che bisognerebbe capire se una donna che vive violenze o peggio viene uccisa può aver in qualche modo provocato l’uomo, con comportamenti “esasperanti e aggressivi”. Parole effettivamente inaccettabili, soprattutto perché pronunciate in televisione e con milioni di italiani all’ascolto. Ma la Palombelli non ha cambiato idea, si è mostrata convinta anche oggi. Anche in virtù del fatto che ha parlato durante Lo Sportello di Forum, un’aula di tribunale televisiva.
La giornalista è intervenuta su Facebook dopo le polemiche che ha suscitato il suo discorso di ieri sul femminicidio. Ha introdotto l’argomento spiegando che la violenza familiare e il crescendo di aggressività che porta una persona a togliere la vita a un’altra richiedono delle indagini approfondite e accurate. Indagini che, secondo lei, pongono la gente davanti a diversi interrogativi:
“Quando un uomo o una donna non controllano la rabbia dobbiamo interrogarci. Stabilire ruoli ed emettere condanne senza conoscere i fatti si può fare nei comizi o sulle pagine dei social, non in tribunale. E anche in un’aula televisiva si ha il dovere di guardare la realtà da tutte le angolazioni”
Insomma, è palese che sia convinta di ciò che ha detto, visto che lo ha ribadito. In fondo non è errato dire che durante un processo in tribunale vengono passate in esame tutte le dinamiche, tutti gli scenari e vengono ricostruiti i fatti. Allo stesso tempo qualcuno potrebbe dire che Forum è paragonabile a un tribunale, sebbene sia un programma televisivo. Ma tutto questo si ferma, deve fermarsi davanti al fatto che si tratta di un mezzo di comunicazione potente e di massa: non sai chi c’è all’ascolto in quel momento. Sono state parole fuori luogo o un pensiero articolato in modo sbagliato. Chi si aspettava una riformulazione del pensiero, però, è rimasto deluso.
Il periodo storico, poi, è quello che è: il femminicidio e la violenza sulle donne sono veri e propri problemi sociali. Rendere vittima il carnefice, o fornire una giustificazione a un potenziale carnefice, non è accettabile. Con buona pace della Palombelli, che dovrà accettare le critiche che arrivano dalle “pagine sui social”, come le ha chiamate lei, stavolta.