Barbara Palombelli, grande amica di Marina Ripa di Meana, l’ha ricordata in diretta in apertura a Forum, in onda lunedì 8 gennaio su Canale 5, mostrando la foto della sua ultima ospitata quando la malattia aveva già segnato il suo volto ma non le aveva impedito di essere tenace e combattiva come sempre.
Barbara Palombelli: “Marina Ripa di Meana è morta dormendo silenziosamente”
“Salutiamo un’amica di Forum, Marina Ripa di Meana”: così la conduttrice all’inizio della prima puntata in diretta di Forum nel 2018.
“E’ stata qui – ha aggiunto – pochi giorni fa e devo dire ‘complimenti alla nostra Monia, una grande amica di Marina, che è riuscita a coprire quelli che erano i segni di una donna malata terminale e che ha scelto – e qui voglio ribadire l’importanza della legge sul biotestamento – di andarsene dormendo silenziosamente quando ormai la vita l’aveva già davvero abbandonata. Anche in questo Marina è stata una donna esemplare, ha dato un esempio importante”.
Barbara Palombelli: “Si può affrontare il cancro facendosi truccare e mettendosi delle belle parrucche”
“Si può essere belle, si può essere trasgressive, si può essere volitive e si può anche essere discrete. 15 anni di cure durissime, di un cancro che non l’aveva risparmiata”, ha aggiunto la presentatrice.
“Ormai è un’epidemia, lo sapete, (il tumore, ndr) non risparmia nessuno, siamo tutti dentro questa grande epidemia. Ma si può vivere, si può affrontare la malattia a testa alta, facendosi truccare, mettendosi delle belle parrucche e andando avanti”.
L’applauso del pubblico è stato seguito dall’omaggio commosso della giudice-arbitro Maretta Scoca: “Voglio esprimere il mio cordoglio per una grande donna, Marina Ripa di Meana”.
Marina Ripa di Meana morta con la sedazione profonda
Maria Antonietta Farina Coscioni, intervistata da Repubblica, racconta come ha aiutato e seguito Marina Ripa di Meana nella sua ultima decisione di ricorrere alla sedazione palliativa profonda. La differenza con l’eutanasia? “C’è una discriminante precisa: non si somministra un farmaco che porta alla morte in un tempo ben preciso, che nel suicidio assistito può essere cronometrato. Il tempo di sedazione profonda, invece, dipende dalle condizioni del malato, che passa le sue ultime ore in un sonno profondo”.