Non ci sono né vincitori, né vinti, forse carnefici e vittime. Ma quel che è certo è che in una vicenda come quella che vede protagonisti Alessandro Basciano e Sophie Codegoni nessuno si salva. Il 14 ottobre, a Verissimo, l’attesa intervista dell’ex tronista di UeD ha provocato un polverone. Si era compreso che la neo mamma avrebbe fatto rivelazioni scioccanti, e così è stato. “Basciano mi ha tradito con la sua ex, e pure quando ero in gravidanza (…). Durante il mio parto si è addormentato (…). Mi ha fatto sentire una m***a (…). Non è un uomo, ma un ragazzo (…). Lui è un manipolatore”. Sono solo alcune delle esternazioni pesantissime rivolte al deejay. Lui, dopo una manciata di minuti, è passato al contrattacco: “Chiedo diritto di replica a Verissimo (…). Quando parerò io saranno c**zi amari per tutto (…). Sono stato diffamato e calunniato”.
Ci sono diversi punti di vista per valutare una simile storia. In ottiica relazionale, seppur fossero veramente accadute solo la metà delle cose narrate dalla Codegoni (è assai probabile che siano vere tutte, ma essere clementi in attesa della versione di Basciano non costa nulla), la posizione del deejay sarebbe deprecabile. Ciò che spaventa del racconto dell’ex tronista, non sono tanto i tradimenti. C’è pieno il mondo di persone infedeli. Non che ciò sia giusto, ma ci sono atteggiamenti ancor più gravi. Quelli maschilisti, intrisi di possessività e machismo. Un tema più che mai attuale.
Corre l’anno 2023, eppure parte della società è ancora troppo impregnata di “medievalità“. Un tradimento per alcune coppie non è la fine del mondo. Certo è un fatto grave, ma se c’è una base solida nella relazione lo si può superare. Se si è innanzi al solo cedimento della tentazione della carne, si può andare oltre, come possono testimoniare milioni di coppie. Non si può andare oltre, invece, quando c’è possessività e maschilismo tossico. Questo è il caso di Basciano? Secondo quanto narrato dalla stessa Sophie sì. Dunque, sempre che il suo racconto corrisponda al vero, si è innanzi a una classica dinamica di rapporto nocivo da cui è meglio fuggire.
C’è poi l’aspetto mediatico. In un momento così drammatico di coppia, possibile che una persona si fiondi subito in tv per raccontare dettagli raccapriccianti e tanto intimi della sua vita? Non sarebbe forse meglio affrontare la situazione, che è delicatissima (c’è di mezzo pure una bimba di pochi mesi, mica poco), mantenendo un po’ di privacy? E qui non si tratta di sponsorizzare un atteggiamento omertoso. Si sta solo cercando di sostenere che, buttare in pasto a milioni di persone determinati aspetti intimi, può avere un prezzo altissimo.
Non che Basciano, sempre ammesso e non concesso che ne abbia davvero combinare di cotte e di crude, debba essere protetto. Ci mancherebbe. Ma il quesito rimane il solito: a chi giova tale sput***o pubblico (lo ragionamento varrebbe pure se fosse stata la donna a tradire un uomo)? Fa bene, ad esempio alla piccola Celine Blue un simile comportamento da parte dei genitori? Ora non capisce ma tra qualche anno potrà magari vedere in che modo mamma e papà hanno gestito la separazione, cioè lanciandosi botta e risposta infuocati in tv e sui social. E forse non apprezzerà. O forse sì, chissà. Resta comunque aperta la domanda: a chi giova tutto questo?