Victoria Adams sommersa dai debiti. E il marito David Beckham sarebbe stufo di ripianarli. Questo è ciò che rimbalza sui tabloid britannici in queste ore. La cronaca d’oltremanica afferma infatti che l’ex Spice Girl non avrebbe gestito in modo oculato, per usare un eufemismo, il marchio di moda da lei stessa gestito. Risultato? Attualmente i debiti aziendali ammonterebbero a ben 63 milioni di dollari, cioè circa 56,5 milioni di euro. Una cifra astronomica che ha raggiunto siffatta quota nel corso degli anni. E chi ha sempre finanziato le perdite? L’ex stella di Manchester United e Real Madrid. Ora però la musica pare che sia cambiata perché David si sarebbe stufato di sborsare quattrini per un progetto in costante perdita.
Beckham avrebbe deciso di dire basta e di non ripianare più i ‘rossi’ della moglie, convinto che la sua attività relativa alla moda non si possa risollevare, a maggior ragione in questo periodo in cui l’intero settore del brand di Victoria è in crisi nera a causa del Covid. Fonti vicine alle due star hanno dichiarato che l’ex stella del calcio britannico avrebbe manifestato alla consorte la sua volontà a non mettere più denaro nell’attività imprenditoriale ‘modaiola’ da lei guidata.
Così la fonte che ha dato la news:
“Ormai assodato quanto l’attività dell’ex Spice Girl stia sprecando da anni, David ha tranquillamente espresso il suo parere sull’inutilità di insistere investendo altro denaro senza un riscontro economico concreto, oltretutto in un periodo di crisi. D’altronde non mancano i tanti altri impegni gestiti dalla famiglia, compreso il marchio che porta il loro stesso nome, attraverso l’attività umanitaria con realtà come Unicef e altre affini, senza considerare i quattro figli, anche loro alle prese con altrettanti marchi di moda e marketing da gestire”.
In base a questi elementi Beckham avrebbe ‘pensionato’ l’attività della moglie. Resta da capire come la Lady abbia preso la scelta del marito di archiviare il progetto del brand.
C’è dell’altro: Beckham negli ultimi anni ha investito sempre più risorse economiche nel progetto del Miami FC, club di calcio a stelle e strisce da lui acquistato il 5 febbraio 2014. Oggi lo Spice Boy è il principale proprietario della squadra ed è il più esposto tra i soci finanziatori. Insomma, il pallino per gli investimenti è sempre coltivato dall’ex capitano dell’Inghilterra, ma un conto è battere mercati floridi, remunerativi o al peggio promettenti, un altro è buttare palate di soldi in un progetto che da anni non dà esiti positivi, bensì sempre il segno rosso in bilancio a fine anno. Victoria se ne farà una ragione. O almeno si spera!