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Se la felicità dipendesse dal conto in banca e dalla notorietà, i personaggi famosi sarebbero tutti contenti mentre chi fatica di più sarebbe in fondo a un’ipotetica scala della serenità. E invece non funziona affatto così. Sono infatti tanti i vip che negli ultimi anni hanno confessato di essere caduti in depressione, attraversando momenti bui che li hanno mandati al tappeto. Tanti ne sono usciti principalmente grazie a due fattori fondamentali: ammettere a se stessi di essere in difficoltà e poi andare in terapia, facendosi guidare dagli specialisti.

Gianluigi Buffon ha raccontato in passato di aver avuto a che fare con la depressione quando aveva tra i 24 e i 25 anni. La sua forza è stata quella di aver compreso subito che qualcosa non andava e che doveva farsi aiutare:

“La mia fortuna è che se sono in un momento di difficoltà, non mi vergogno a mostrarmi debole. Non mi chiudo. Una grande medicina è stata che ne parlavo liberamente col dottore della Juve, con mio padre, mia madre, miei cognati, le mie sorelle, la ragazza, gli amici. Ogni volta che ne parlavo, sentivo che era come una carezza, mi liberavo di una pesantezza interiore. Questo modo di non vergognarsi, di mostrarsi un essere umano con dei limiti, è un qualcosa che mi ha aiutato a superare questa prova”.

Spostandosi dal mondo sportivo a quello televisivo, sono diverse le storie di personaggi famosi che si sono ritrovati nel buio. Raffaello Tonon, opinionista ed ex concorrente del GF Vip, ad esempio, è una persona che in alcuni periodi si è ritrovato a convivere con lo spettro della depressione:

“Ho avuto due forti depressioni cliniche che ho superato con la terapia farmacologica, con la costanza e con l’obbligo ti fa guardare oltre anche quando non vedi più niente”.

Altri due ex gieffini, proprio nella Casa più spiata d’Italia, hanno raccontato il loro calvario: Daniele Bossari e Marco Bellavia, il quale finì persino bullizzato da altri concorrenti nel reality. Entrambi i conduttori hanno sottolineato come sia cruciale prendere consapevolezza di essere depressi così da iniziare un percorso di risalita personale affiancati da persone care e da specialisti. Bossari nel periodo no ha anche abusato di alcol.

La scorsa estate a piombare in un momento di stallo è stata anche Belen Rodriguez, arrivata a pesare meno di 50 kg. Così la showgirl in un’intervista rilasciata a Domenica In:

“La depressione è una brutta bestia e io mi sono sentita tradita (da Stefano De Martino, ndr), non è finita per un tradimento anche se il tradimento c’è stato. Ho parlato con tutte quelle con cui è stato, una dozzina. Mi sono tenuta tutto dentro e non ho parlato con lui, sono entrata in depressione. Sono arrivata a pesare 49 chili… non volevo più vedere la luce, stavo a letto e non volevo uscire, mi sono guardata e mi sono detta ‘stai morendo’. Lui non ha saputo aiutarmi ed essere un marito perché non mi ha amato. Sono stata in clinica per 20 giorni, ho perso tanti chili. L’ho lasciato con una lettera”.

L’ex marito di Belen, Stefano De Martino, non ha mai attraversato un periodo di depressione pesante. Nonostante ciò da anni va dall’analista. Lo ha confessato lui stesso, spiegando che gli incontri gli sono utili per avere maggiore consapevolezza di sé.

Anche il mondo della musica è zeppo di casi di artisti che ad un certo punto delle loro vite si sono ritrovati a brancolare in una notte senza stelle. Tra questi ci sono Fedez, che ha raccontato a Belve di aver persino tentato il suicidio a 18 anni, Zucchero, che ha spiegato che nei momenti peggiori emotivi è riuscito a scrivere canzoni divenute perle della sua discografia (Senza una donna è una di queste). E ancora Nino D’Angelo, Levante, Mr Rain, Ghemon e Tiziano Ferro. Di recente Sangiovanni e Kekko Silvestre dei Modà che hanno scelto di mettere in pausa le loro carriere per ritrovare la serenità perduta.

Così Ferro sulla depressione:

“Colpisce i geni e anche gli stupidi, è democratica. Il dolore alla fine diventa la tua zona di conforto, lo conosci al centimetro. La depressione cronica va curata con la chimica, come si cura il diabete, e con un percorso psichiatrico. Il problema è lo stigma: depresso, quindi pazzo”.

Anche Kekko Silvestre ha narrato senza miele la sua esperienza:

“La depressione mi ha fatto toccare il fondo, ma la colpa non è sua. È stata colpa mia, guardavo la vita e le cose in maniera sbagliata, con punti di vista sbagliati. In qualche modo, il fatto di esserne stato colpito mi ha aiutato a guardare la vita con dei punti di vista diversi. A guardare più bicchieri mezzi pieni che mezzi vuoti. È stata durissima, perché quando mi hanno diagnosticato la depressione mi hanno spiegato che avrei dovuto prendere questi famosi farmaci, cosa che non volevo fare perché mi dicevo “Io sono in salute, non sono pazzo”, ma non funziona proprio così. Sono farmaci normalissimi. Quando hai mal di pancia usi le medicine per il mal di pancia, quando hai problemi alla testa ne usi altre”.

Anche la cantante Levante ha confidato di aver trascorso un momento difficile dopo il parto: “Ero a casa, dentro la mia tristezza. Mi ricordo che ero in vestaglia e che avevo poco tempo per scrivere. Avevo bisogno di rimettermi a comporre e a suonare. Mi sentivo bloccata in un ruolo speciale, quello di madre, ma non mi bastava. Volevo sentirmi utile per me stessa”.

Anche Nino D’Angelo ha vinto dalla depressione grazie alla terapia, dopo non essere uscito di casa per anni

“Nella mia vita il periodo più difficile che ho affrontato è sicuramente stato quando è morta mia mamma. Per me è sempre stata un punto fermo, un riferimento e quando è mancata io non riuscivo a rassegnarmi all’idea che non ci fosse più. Purtroppo è arrivata la depressione che ho avuto per tre anni e dalla quale, grazie a Dio, sono riuscito ad uscire. Non avevo più voglia di fare nulla, non uscivo più di casa e non avevo neanche voglia di lavarmi. Poi con l’aiuto dei dottori e delle medicine, ho ripreso piano piano, ora sto bene”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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