Bella da morire ha finalmente una data: la fiction dovrebbe approdare nel piccolo schermo il 10 Marzo
La fiction con protagonisti Cristiana Capotondi e Matteo Martari era già stata annunciata la scorsa estate in occasione della presentazione del palinsesto RAI a Milano per la stagione televisiva 2019-2020. A differenza degli altri titoli, per i quali è stata divulgata la data della messa in onda, fin ora Bella da morire è rimasta orfana di una data precisa. Stando alle ultime indiscrezioni, la fiction verrà trasmessa a partire dal 10 Marzo, salvo ulteriori modifiche della Rai. La regia è affidata ad Andrea Molaioli, regista della fortunatissima serie Suburra, mentre la produzione è affidata a Rai Fiction e Cattleya. Ma di cosa tratta la nuova serie evento? Scopriamolo insieme.
Il femminicidio come tema principale: la Capotondi veste i panni di una detective
Novità molto attesa dal pubblico di Rai 1. La serie avrà come tema principale una storia tutta al femminile. “Si tratta di una fiction in quattro puntate di genere giallo la cui trama ruoterà intorno al personaggio di Eva Cantini, ispettrice di polizia, che viene chiamata a indagare sulla morte di Gioia Scuderi, la ragazza più bella e desiderata del paese, che viene trovata appunto senza vita in fondo al lago. La nostra Giulia vestirà i panni di Camilla Bonsini. Per il momento non possiamo svelarvi altro!”, ha dichiarato l’agenzia StudioEmmeOfficial sull’account ufficiale di Instagram a Settembre 2019. L’attrice romana interpreterà la parte di un detective pronto a far chiarezza sul caso di un femminicidio.
Il personaggio di Eva Cantini
Eva Cantini ha sempre vissuto la sua vita all’insegna del rispetto per le donne ed ha sempre lottato contro ogni forma di discriminazione. La detective sarà fortemente intenzionata a far luce sulla morte di Gioia: la Cantini riuscirà a scoprire l’assassino di Gioia grazie alla collaborazione con due donne con le quali formerà un vero e proprio team investigativo, un magistrato e un medico legale. I due personaggi sono interpretati rispettivamente da Lucrezia Lante della Rovere e Benedetta Cimatti.