Mugugni e misteri in casa Rai: Pierluigi Diaco finisce di nuovo sotto la lente di ingrandimento. Motivo? Il suo nuovo programma, Bella Ma’, in onda nel pomeriggio dei giorni feriali, avrebbe un costo ben oltre gli standard di Rai Due. Questo è ciò che assicura Dagospia. Pochi giorni fa, il giornalista era finito nel mirino del Foglio per via del suo corposo stipendio. Ciò che starebbe facendo storcere il naso a qualcuno a piani alti di Viale Mazzini è che nonostante gli sforzi economici profusi la trasmissione raccoglie ascolti tutt’altro che entusiasmanti. Lo show viaggia poco sopra il 3% di share. Ciò significa che ha meno pubblico persino di Detto Fatto, ossia il factual che è andato a sostituire e che è stato chiuso proprio per via di risultati auditel deludenti.
Bella Ma’: alti costi e ascolti deludenti
Dagospia ha raccontato di aver consultato fonti attendibili e di aver scoperto che una singola puntata di Bella Ma’ costerebbe circa 22 mila euro. Se il dato fosse confermato, significherebbe che il programma è il più costoso del daytime di Rai2 ma anche di molte trasmissioni in onda nel daytime feriale di Rai1.
Le rivelazioni del portale diretto da Roberto D’Agostino fanno il paio con quelle del già citato Foglio che pochi giorni fa ha assicurato che Diaco riceve un compenso monster. Il quotidiano ha scritto che il giornalista avrebbe percepito 20 mila euro per l’ideazione del programma a cui andrebbero aggiunti 1.560 euro a puntata (ne sono previste 163). Totale dello stipendio, 274.280 euro.
Sempre il Foglio ha spiegato che il parametro medio in casa Rai Due per quella fascia si aggira attorno agli 800 euro di compenso. Si capisce rapidamente, sempre ammesso e non concesso che i dati siano corretti, che Diaco intasca molto più denaro rispetto a molti altri suoi colleghi.
Come poc’anzi accennato, la spina nel fianco sono però gli ascolti assolutamente deludenti. Al momento in Rai tutti tacciono, nessuno spiaccica una parola sulla questione. Ma è chiaro che se non ci sarà un cambio di rotta sul fronte share qualcuno dovrà rispondere del flop e, magari, agire.