Uno degli ospiti più attesi di Belve, il talk show di Rai 2 condotto da Francesca Fagnani, era sicuramente Antonio Conte, l’uomo del momento per via delle voci, poi smentite da lui stesso sui suoi canali social, che lo vedevano ormai a capo del Napoli. Nella puntata che andrà in onda domani, martedì 17 ottobre, l’ex allenatore del Tottenham farà delle rivelazioni inedite sulla sua carriera e sul suo futuro lavorativo.
In particolare, stando alle anticipazioni che circolano in rete, l’ex allenatore della Nazionale Italiana ha parlato anche delle motivazioni che l’hanno portato a rifiutare la proposta di Aurelio De Laurentis ma soprattutto del suo addio più sofferto e del quale si è più pentito fino a ora. Ci sarà anche spazio per parlare della sua vita privata e anche per qualche rivelazione su temi particolarmente caldi.
Il futuro lavorativo di Conte: Napoli o Roma?
Come riportato dal Corriere della Sera, nel corso dell’intervista Antonio Conte non si è sottratto a nessuna delle domande, talvolta impertinenti, della conduttrice. Al momento l’allenatore è fermo lavorativamente parlando e nel momento in cui la Fangani gli ha domandato se gli piacerebbe o meno allenare squadre come il Napoli o la Roma, Conte ha confessato: “Sicuramente Roma e Napoli sono due piazze che vorrei vivere, per la passione che ti trasferiscono queste piazze. Mi auguro un domani che ci sia la possibilità di fare questa esperienza”.
Nessuna possibilità però da parte dell’allenatore di prendere in carico una squadra in corso in quanto, stando alle sue dichiarazioni, si tratterebbe di “situazioni create prima”.
Le dimissioni dalla Nazionale e l’addio alla Juventus
Naturalmente si è parlato del misterioso “caso Mancini” e delle sue largamente discusse dimissioni dalla Nazionale. A tal proposito l’allenatore ha affermato: “Non voglio entrare nella questione e fare qualcosa che a me ha dato fastidio in altre circostanze”.
Ma nel momento in cui la Fagnani lo ha incalzato domandandogli se non avrebbe mai lasciato la Nazionale nel caso in cui la decisione fosse dipesa esclusivamente da lui, Conte ha risposto: “Stando ai giornali l’Arabia Saudita avrebbe fatto offerte a tutti, mi ci metto dentro anche io (…) Io ho rifiutato (…) La Nazionale è un discorso, stiamo parlando di proposte di club (…) Penso che Mancini abbia fatto qualcosa di storico vincendo l’Europeo. Poi c’è stata sicuramente la non partecipazione ai Mondiali… Sono delle situazioni che lasciano delle ferite”.
A quel punto è arrivata anche una rivelazione bomba sul suo addio più sofferto: “Quello sicuramente di cui mi sono un po’ pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Sai quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi… decisi poi di andare via”. Un’affermazione che potrebbe far drizzare le antenne agli appassionati e a chi continua a sperare in un ritorno del Mister nella Vecchia Signora, magari nella prossima stagione.
La truffa di Bochicchio e la lite con Mourigno
Nel corso dell’intervista c’è stato anche spazio per parlare anche di altri aspetti della vita lavorativa di Antonio Conte e in particolare del suo rapporto travagliato con il collega José Mourinho. Nel momento in cui Francesca Fagnani ha ricordato a Conte di avergli detto una volta “vediamoci in ufficio” con tono particolarmente minaccioso, l’allenatore ha commentato con fare ironico: “Io vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai”.
E infine la celebre truffa del broker Massimo Bochicchio, che tra gli altri ha attirato nella sua trappola anche Conte. “Mi è sembrato strano, tutto quello che è accaduto nel momento in cui è tornato in Italia, tutta questa libertà che gli è stata data. Era chiaro che aveva truffato tantissime persone. Ci sarebbe voluta molta più attenzione e io penso che ci sia stato un po’ di lassismo da questo punto di vista” ha rivelato l’allenatore. E sul fatto se sia o meno riuscito a recuperare qualcosa, Conte ha risposto con amarezza: “Una parte, l’altra vedremo cosa accadrà”.
L’atteggiamento controllante di Conte sui giocatori
Infine, Conte ha scherzato sul suo ormai noto atteggiamento controllante nei confronti dei giocatori delle sue squadre. In particolare, la conduttrice ha tenuto a ricordare all’allenatore le sue a dir poco particolari istruzioni sui rapporti se****li in periodo di competizione: “Avendo un trascorso da calciatore ho esperienze pratiche che posso trasferire. Uno non può mettere dei limiti o proibire alcune situazioni, però sicuramente nell’imminenza della partita il consiglio è fare minimo sforzo possibile”.
A qual punto la Fagnani dubbiosa ha cercato di approfondire l’argomento chiedendo a Conte che cosa intendesse esattamente con quell’affermazione: “Il minimo sforzo possibile significa essere passivi, l’altra parte deve essere molto attiva”, ha quindi risposto il Mister tra le incontenibili risate. Per sapere tutti gli altri retroscena più o meno “piccanti” toccherà aspettare domani.