Beppe Convertini in confidenza: la scomparsa del padre in giovane età, i lavori umili per sostenere la famiglia, la vita sentimentale e l’amore per la madre
Beppe Convertini, fresco conduttore de La Vita in Diretta – Estate, si è raccontato alla rivista Grand Hotel, rivelando la persona che si cela dietro le telecamere. Ne emerge una figura dal volto umano e sensibile, legato alla famiglia e al paese natale Martina Franca (Puglia) in modo viscerale. Non solo. Convertini è il ritratto dell’anti-vip, impegnato in campo umanitario (in questi anni ha visitato i campi profughi siriani in veste di volontario) e lontano dallo stereotipo della ‘dolce vita’. Anche perché viene da un passato non facile, fatto di lavori duri e sacrifici. Sacrifici necessari dopo la perdita del papà in giovane età. In famiglia di soldi ce n’erano pochi e i sogni da cullare dovevano cedere il passo alla cruda realtà quotidiana.
“C’era poco da fantasticare, in casa mancavano soldi per comprare da mangiare”
“La mia vita è stata tutta in salita, considerando che rimasi orfano di padre quando ero solo un ragazzo e dovetti rinunciare ai miei sogni per occuparmi della famiglia”. Il conduttore entra nel dettaglio della triste vicenda, spiegando che suo papà venne a mancare quando lui aveva 17 anni. In sette mesi se lo portò via un tumore ai polmoni che lo trasformò da “un omone di 80 chili qual era in uno scricciolo da 40″. Ed era proprio alla figura paterna che Beppe confidava il suo sogno, quello di lavorare in tv e quello di girare il mondo. “Ma dopo la sua scomparsa c’era poco da fantasticare, in casa mancavano soldi per comprare da mangiare, così, essendo l’unico maschio in famiglia, mi rimboccai le maniche e andai a lavorare”.
“Sono single, ma non da solo”
Beppe si rimboccò davvero le maniche e fece ogni sorta di mestiere, dal venditore ambulante al cameriere. Addirittura si mise alla macchina da cucire con le sue due sorelle. Però continuava a nutrire quel bel vizietto di essere un secchione a scuola e finito il Liceo vinse una borsa di studio per andare a studiare Economia e Commercio a Torino. La madre lo convinse ad accettare, assicurando che in qualche modo la famiglia se la sarebbe cavata. “Lasciai la mia casa di Martina Franca. Ma ho continuato a occuparmi della mia famiglia: di giorno studiavo, di notte andavo a scaricare le cassette di frutta”. Oggi la vita gli sorride e la donna speciale che c’è al suo fianco è sempre la mamma. Fidanzata? “No, sono single, ma non da solo. Ho tanti amici e una famiglia che amo immensamente. E poi ho la donna più straordinaria e vulcanica che conosca, mia mamma”.