A due giorni dal ricovero dell’ex premier Silvio Berlusconi all’ospedale San Raffaele di Milano, sono in tanti a domandarsi quali siano le reali condizioni di salute del leader di Forza Italia. Grazie ad un’agenzia Ansa diramata nelle ultime ore si apprende che l’ex marito di Veronica Lario ha trascorso una notte tranquilla. Secondo quanto si legge inoltre nella nota dell’agenzia di stampa, fonti vicine al politico avrebbero riferito che tutto sta procedendo per il meglio. Berlusconi non presenta più la febbre. Per ulteriori aggiornamenti si rimanda al nuovo bollettino medico che sarà diramato dal nosocomio milanese alle 16 della giornata odierna. Nella giornata del 4 settembre, il professor Zangrillo ha riferito che non è stato facile convincere l’ex presidente del Consiglio al ricovero. Le sue condizioni però lo imponevano. Sottoposto a tutti gli esami del caso, un team di immunologi e internisti ha diagnosticato a Berlusconi un’infezione polmonare in fase iniziale. Proprio perché identificata precocemente non desta alcuna preoccupazione.
La preoccupazione di Veronica Lario
Nelle ultime ore Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi, è tornata a parlare del marito. Dopo 12 anni dal botta e risposta mediatico tra i due a colpi di lettere pubblicate sui più noti quotidiani, l’ex attrice stavolta ha deciso di prendere carta e penna e mandare una missiva all’ex marito. “Sono addolorata e anche un po’ preoccupata” – ha scritto la Lario, per poi aggiungere che il quadro clinico dell’ex marito sembra confortante. I suoi figli l’hanno rassicurata in tal senso. Parole che sono pervenute al leader politico prima ancora del suo ricovero al San Raffaele.
Lo sfogo di Barbara Berlusconi
Stando a quanto si legge sul quotidiano Repubblica, tra le altre preoccupazione dell’ex premier dame ci sarebbe anche il sospetto che a contagiare l’ex marito possano essere stati i figli Barbara o Luigi. Entrambi, infatti, sono risultati positivi al Covid-19. Nei giorni scorsi l’ex dirigente del Milan ha rigettato in modo assoluto tale ipotesi, puntando il dito contro certa stampa che l’avrebbe dipinta come l’untrice del padre.