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La biografia di Kate Middleton scritta da Robert Jobson e da ieri anticipata a puntate sul Daily Mail contiene dettagli esplosivi riguardanti la Royal Family. A partire dalla morte della Regina Elisabetta II, ufficialmente deceduta per “età avanzata”, probabilmente invece scomparsa per via di un tumore che l’ha prosciugata. Secondo le rivelazioni di Jobson – già autore delle biografie di Filippo, di Carlo e di William oltreché dello scoop di quando nel 2005 il re chiese in sposa Camilla – la sovrana nell’ultimo periodo della sua esistenza era indebolita a tal punto che non sarebbe più nemmeno stata in grado di reggere la teiera. Per non rovesciarla avrebbe quindi chiesto aiuto allo staff.

La nuova biografia si intitola “Catherine, The Princess of Wales” e narra principalmente l’impatto positivo avuto da Kate Middleton sulla Famiglia Reale. Negli ultimi mesi la regina era quasi cieca e consolidò il suo legame con il nipote William, reso più tranquillo e riflessivo dalla moglie. Le difficoltà della sovrana con Carlo restarono irrisolte, ma “le visite e le frequenti telefonate di William” furono un momento di consolazione. Jobson ha reso noto che fu proprio Kate a convincere il marito a trasferire la famiglia più vicino a Windsor.

Il biografo ha ricordato poi che Kate, a differenza di Diana che convolò a nozze poco più che ventenne, è giunta all’altare a quasi trent’anni, cioè a un’età più matura rispetto a quella della principessa ‘ribelle’. Inoltre Jobson assicura che William, uomo dal carattere rigido, scontroso e ostico, sarebbe stato addolcito dalla consorte che gli avrebbe insegnato a mantenere maggiormente la pazienza. Proprio tale influenza avrebbe permesso una distensione dei rapporti tra il principe e papà Carlo, a lungo poco presente nella vita dei figli.

Chi invece non ha mai fatto mancare la propria presenza è stata Lady Diana che, però, per Jobson, fu troppo premurosa con i figli. In particolare lo scrittore afferma che arrivò a usare William piccino come sua “stampella emotiva” durante le crisi matrimoniali. “William – si legge nel libro – le chiese di smetterla di parlare male del padre in sua presenza perché non voleva parteggiare per nessuno dei due. E occasionalmente si sentiva in imbarazzo per certi atteggiamenti della madre che gli parevano fuori controllo”.

Sarebbe sempre stata Kate  a spingere il marito a trovare un equilibrio con Camilla. La principessa “cerca sempre di considerare i punti di vista altrui… e ha ricavato per sé un ruolo da pacificatrice nelle vicende familiari”. Middleton ha ottimi rapporti anche con il re, che la vede “come la figlia che non ha avuto… in privato, lei chiama il re grandpa, nonno“.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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