Allarme in Rai: sembrerebbe che le repliche delle fiction dell’azienda potrebbero ripartire già da aprile 2024. Questo problema si era presentato già durante questa stagione televisiva, dato che la Rai ha iniziato a mandare in onda vecchie serie tv già da marzo e non direttamente nei mesi estivi, come da prassi. Già in primavera, il pubblico di Rai 1 si è ritrovato sul piccolo schermo puntate già viste di serie come “Il commissario Montalbano”, “La sposa” e “Imma Tataranni”. Ebbene, secondo quanto dichiarato i dirigenti in Vigilanza Rai, l’anno prossimo potrebbe la situazione potrebbe addirittura peggiorare, con una diminuzione delle serate dedicate alle fiction e l’inizio delle repliche già ad aprile. Ecco quanto dichiarato dal direttore dei contenuti digitali e transmediali, Maurizio Imbriale:
Nel 2022 abbiamo avuto 130 serate di fiction, 103 nel 2023, 90 nel 2024. Vuol dire che ad aprile saremo già in replica con la fiction su Rai 1.
Queste dichiarazioni risalgono a poco fa, essendo state fatte durante le audizioni tenutesi venerdì 4 agosto alle otto del mattino. Tra i presenti, troviamo la direttrice Rai play e digital, Elena Capparelli, il già menzionato direttore contenuti digitali e transmediali, Maurizio Imbriale, il direttore Rai cinema e serie tv, Adriano De Maio e l’amministratore delegato Rai cinema, Paolo Del Brocco. Questa prospettiva non è stata gradita da molti, una su tutti l’onorevole Rita Dalla Chiesa che ritiene che il pubblico sia stanco di rivedere cose già viste l’inverno precedente.
Ma quali sono i motivi dietro questo “loop” di repliche? Secondo quanto dichiarato dal direttore di Rai cinema e serie tv, Adriano De Maio, non ci sono abbastanza risorse per coprire un’intera stagione televisiva con nuove fiction, ragione per cui si trovano costretti a ricorrere nuovamente alle repliche. Dato che il pubblico ha mostrato in passato di apprezzare anche la ripetizione di vecchie puntate (soprattutto nel caso di Montalbano), allora questa soluzione sembrerebbe essere la più plausibile.
Certo è che, però, bisognerebbe esserci un limite a tutto, specialmente se si pensa al fatto che il pubblico paga un canone. Inoltre, alla luce di quanto rivelato quest’oggi, viene da pensare che quanto anticipato durante i palinsesti di alcune settimane fa sia stato solamente un enorme bluff. In quell’occasione, infatti, si era parlato di grandi novità e investimenti. Ma, invece, è successo esattamente il contrario e i vertici hanno deciso di ridurre la produzione.
Infine, bisogna aggiungere a tutto ciò alcune delle proposte avanzate dall’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco. In Vigilanza Rai, l’AD ha proposto di destinare l’extragettito del canone all’audiovisivo e in particolare a Rai Fiction. Inoltre, ha messo sul tavolo anche il TVOD su Rai Play. Di cosa si tratta? Di mettere alcuni film della piattaforma a pagamento, facendo rimanere comunque il catalogo gratis che già c’è su Rai Play.