Jamie Spears, il padre della famosa Britney, ha deciso di rinunciare alla tutela legale della figlia. A ufficializzarlo, come riportano Cbs e Variety, è un atto depositato dall’uomo in risposta all’istanza presentata dalla figlia presso la Corte superiore di Los Angeles. Il passo indietro del signor Spears è arrivato dopo lunghi mesi di lotta da parte della popstar e dei suoi fan, che hanno manifestato in tutto il mondo solidarietà alla loro beniamina con l’hashtag #FreeBritney.
La rinuncia è arrivata nonostante il giudice del Tribunale di Los Angeles si sia schierato dalla parte di Jamie Spears, sottolineando che non ci sono motivi concreti per sospendere la tutela legale. Non sono bastate neppure le testimonianze di Britney Spears, che ha parlato di “abusi” da parte del genitore. La popstar ha raccontato la sua drammatica condizione di “prigioniera” del padre, al punto da non essere libera neanche di andare da sola dal ginecologo o di uscire con il suo fidanzato.
Le confidenze di Britney Spears hanno dato il via al movimento #FreeBritney: tantissimi fan sono scesi in piazza per protestare e aiutare la Spears a riprendere la sua vita. Dalla parte della cantante anche diversi volti noti, come le colleghe Paris Hilton e Madonna. Alla fine, proprio per via di questo scontro pubblico con la figlia, Jamie Spears ha deciso di fare un passo indietro e farsi da parte.
Perché Britney Spears era sotto la tutela del padre
Nel 2008 Jamie Spears è diventato il tutore legale della figlia Britney: tredici anni fa un giudice ha stabilito che la cantante, affetta da disturbi mentali, non è in grado di badare a se stessa. Da allora il padre ha assunto il pieno controllo della sua vita privata e professionale.
Nell’ultimo periodo, però, Britney Spears ha mostrato sempre più insofferenza, tanto da annunciare l’imminente ritiro dalle scene se non sarà completamente libera dal peso della sua famiglia. Una richiesta che ha portato ad una lunga diatriba pubblica fino all’attuale e completa vittoria della reginetta del pop.