Erano giorni che se ne parlava e finalmente la tanto attesa intervista è arrivata. Alvaro Morata, calciatore di professione ma anche protagonista dei recenti gossip legati all’inaspettato divorzio da Alice Campello, ha parlato della sua lotta contro la depressione. Ad accogliere le sue parole la radio spagnola Cope, che subito ha condiviso sui suoi profili social alcuni spezzoni piuttosto significativi.
Il calciatore spagnolo non ha di certo vissuto momenti semplici: tra la situazione sentimentale, una famiglia divisa e la decisione, sofferta ma necessaria, di andarsene dal suo Paese, la Spagna. Scelta che non è piaciuta ai suoi tifosi, che non hanno perso occasione per criticarlo e insultarlo pesantemente. Ora Alvaro è approdato al Milan, in Italia, e questa pare essere una delle pagine più difficili di tutta la sua vita.
L’intervista alla radio Cope non lascia spazio a interpretazioni o illusioni di alcun tipo. Le parole di Alvaro sono chiare e arrivano dritte: la depressione può colpire tutti e tutte indistintamente e non importa che tu sia un calciatore di fama mondiale o un personaggio dell’alta società o un volto noto dello showbusiness. Il buio, se vuole, arriva, e Morata questo lo ha vissuto sulla sua pelle, anche quando, letteralmente, non aveva voglia di alzarsi dal letto.
Quando attraversi momenti davvero difficili, come la depressione o gli attacchi di panico, non importa quale lavoro fai o quale situazione ti trovi nella vita, hai una persona dentro contro cui devi lottare ogni giorno e ogni notte.
Prima l’addio ad Alice Campello, poi l’addio alla Spagna: periodo nero
Nessuno avrebbe mai pensato che Alice Campello e Morata potessero lasciarsi…e invece. Anche per la loro coppia, da sempre considerata una delle più genuine e “perfette” (se di perfezione si può parlare) del mondo dello spettacolo, ha chiuso le porte dei sentimenti. Una notizia che è rimbalzata ovunque e che tuttora tiene alta l’attenzione. Sette anni di matrimonio (quasi dieci di relazione), quattro figli e un amore da favola: tutto finito. I motivi della separazione sono diversi; dall’età giovane, da alcune scelte prese troppo in fretta, alla gestione complicata di certe situazioni. Insomma, un mix-match emotivo difficile da superare che ha portato al tracollo della coppia.
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Ora Alvaro ha messo davanti a tutto la trasparenza, parlando della sua depressione e di quanto, ormai, la Spagna non fosse più un ambiente sano per lui.
In Spagna faccio fatica a essere felice. Sarei più felice in un altro Paese? Sì, senza dubbio. In Spagna non c’è rispetto per nulla e per nessuno.
Ha poi parlato anche dei suoi figli, sottolineando la difficoltà nello spiegare i motivi per i quali certe persone sono “così arrabbiate con il loro papà“. Il calciatore spagnolo racconta anche che a differenza della Spagna, in Italia le persone gli portano rispetto e che le dinamiche delle “etichette calcistiche” sono molto comuni.
Nell’intervista si vede un calciatore umano, un uomo che mostra i suoi pensieri e le sue debolezze con l’onestà più spontanea possibile. Non nasconde le difficoltà vissute durante gli Europei (per altro vinti proprio dalla Spagna), quando sono state messe in discussioni le sue capacità di giocatore e quando il suo ruolo di capitano era giudicato “inutile” e assolutamente non adatto. Un inciampo dietro l’altro, sfociate alla fine in un’altra difficile, l’ennesima, decisione.