Can Yaman e Diletta Leotta sembra proprio che facciano sul serio. Dopo che tre settimane fa è esploso il gossip su di loro (sono stati paparazzati assieme in atteggiamenti inequivocabilmente intimi dal magazine Chi), i due piccioncini sono stati ri-pizzicati dal medesimo settimanale diretto da Alfonso Signorini. In anteprima Chi ha divulgato sul suo profilo Instagram uno scatto del nuovo incontro avvenuto nei giorni scorsi a Roma tra il divo turco e la conduttrice di Dazn (il servizio completo in edicola dal 27 gennaio). Diversi fan, però, hanno storto il naso, notando un dettaglio dell’istantanea.
La rivista Chi ha anticipato che l’attore e la catanese si sono rivisti di recente, nello stesso hotel in cui è scattata la scintilla di passione circa venti giorni fa. Lo scatto diffuso dal settimanale mostra la star turca e Diletta felici mentre consumano una cena a lume di candela. Si nota Yaman sorridere a qualcuno fuori campo. La Leotta invece pare guardare proprio in direzione della telecamera del paparazzo che l’ha sorpresa. Ed è proprio sul dettaglio dello sguardo di Diletta che molti fan hanno storto il naso.
Sotto al post di Chi in tantissimi hanno commentato lo scoop. Come poc’anzi accennato molti utenti hanno sostenuto che la conduttrice fosse al corrente dei fotografi. Qualcuno ha pure ipotizzato lei si sia messa in bella mostra per i paparazzi. Il fatto striderebbe non poco con la storia di Can Yaman, da sempre riservatissimo sulla sua vita privata. Anche per questo motivo, molte fan del turco (ne vanta tantissime in Italia) continuano a non vedere di buon occhio la love story.
Secondo le più accanite sostenitrici dell’attore, Diletta non sarebbe la donna perfetta per il loro beniamino. Chissà cosa ne pensa Yaman di tale presa di posizione da parte di una fetta delle sue ammiratrici. Una cosa è certa: Diletta è esuberante e non disdegna una certa esposizione social, anche della sua vita privata. Yaman invece è tutto il contrario e da sempre si guarda bene dal rendere pubblici momenti strettamente personali. Non c’è dubbio che tali divergenze possano trovare un punto di incontro, in nome dell’amore.