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Sigfrido Ranucci, giornalista di inchiesta e conduttore di Report su Rai 3 vuota il sacco in un’intervista a Fanpage nella quale si lascia andare a confessioni sulla situazione tra i corridoi della televisione di Stato. E le cose non sembrano delle più serene.

Nelle scorse settimane vi avevamo parlato di un possibile abbandono da parte di Ranucci e Sciarelli, a seguito del caso Bortone-Scurati. Per ora Ranucci non sembra intenzionato a lasciare il suo posto a Report, nonostante viva ormai sotto scorta da anni a causa degli attacchi e le minacce ricevute per le sue inchieste, tuttavia, lavorare in Rai ultimamente è diventato molto pesante, confessa.

“Ansia di controllo e offese dal governo” La verità di Ranucci

Quando si parla della questione repliche, Ranucci è sicuro che gli stiano remando contro. Il giornalista di Fanpage gli chiede di approfondire e Sigfrido rivela che da quando c’è stato il cambio di amministrazione in Rai le repliche di Report, che fanno sempre grandi ascolti, hanno subito un taglio drastico. Sotto Fuentes si trasmettevano almeno 16 repliche, ora a malapena 5. Ma Ranucci ci tiene a dire di non aver mai ricevuto censure dalla direzione.
Per questo possiamo star certi che non lascerà la rete, secondo lui Report è un programma libero perché la Rai è una televisione pubblica. Se dovesse trasferirsi da un privato come Mediaset o Nove, le inchieste sui grandi marchi verrebbero punite con il taglio di milioni di euro di sponsor. Nessun abbandono quindi, tuttavia non si respira una buona aria.

C’è ansia di controllo dall’alto, rivela finalmente il conduttore. Con il nuovo governo Meloni, i giornalisti hanno iniziato a essere trattati in modo diverso.

Già Berlusconi ci chiamava ”I farabutti di Rai 3” e voleva toglierci le tutele legali, le cose sono peggiorate con la riforma Renzi

Le pressioni in Rai ci sono sempre state dunque, ma ora la situazione sembra essere arrivata a un punto di non ritorno.

Noi l’abbiamo avvertito nel modo in cui ci tratta il governo, sentire la seconda carica dello Stato che ci dà dei calunniatori seriali nel momento in cui si fa un’inchiesta su di lui, Santanché che ci dà dei diffamatori e via dicendo

Una sfilza di denunce da parte delle più alte cariche dello Stato da far rabbrividire, quelle che fa Ranucci.
Lui e la squadra di Report tuttavia non hanno intenzione di portare nelle case degli italiani la verità, tramite le inchieste più dure.
Per ora possiamo stare tranquilli che non ci sarà un altro abbandono in Rai, bisogna vedere però che ne pensano a Viale Mazzini di queste dichiarazioni di Ranucci

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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