Aggiornamento: Caparezza ha messo mano ad Instagram Stories per fare chiarezza sulla questione. Il cantante non ha intenzione di ritirarsi ma solo di fermarsi in inverno. L’Exuvia tour attualmente in corso, dunque, non avrà una “leg” invernale. Nel caso in cui per i motivi di salute già anticipati si volesse effettivamente ritirare, il cantante lo annuncerà direttamente via social. Qui sotto potete recuperare la sua Instagram Stories con il chiarimento sul caso.
Pessime notizie in arrivo per tutti i fan di Michele Salvemini in arte Caparezza. Il celebre cantante pugliese, in una recente intervista esclusiva concessa a Il Resto del Carlino, ha annunciato di volersi presto ritirare dalle scene live. Niente più concerti in futuro per il cantautore e rapper, che ha deciso di regalare al suo pubblico un’altra ventina di show dal vivo per poi fermasi definitivamente e non salire più sul palco.
I motivi dietro questa decisione sono legati ad un problema di salute di per sé non grave ma devastante per la vita di una persona che fa musica. In tempi non sospetti, infatti, il cantante aveva rivelato di avere l’acufene, una condizione particolarmente invalidante per chi fa il suo mestiere che, in estrema sintesi, causa ai pazienti un fastidioso fischio nelle orecchie. Parlando della sua malattia, Caparezza ha commentato, sconsolato:
“Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato. In questi sette anni di difficoltà ho incontrato tanti colleghi che m’hanno detto senti questo, fatti vedere da quello, io l’ho fatto ma non è cambiato alcunché. Così ho smesso di cercare cure miracolose per il mio deficit uditivo”.
Di acufene, tra l’altro, il cantante aveva parlato anche in un suo pezzo recente, cercando in qualche modo di esorcizzare il problema. Nel brano Larsen del 2018, Caparezza cantava “Fischia l’orecchio, infuria l’acufene, Nella testa vuvuzela mica l’ukulele”.
Verrebbe a questo punto piuttosto spontaneo chiedersi perché Caparezza non si stia curando per il risolvere il problema. Ma il fatto è che l’acufene, ancora oggi, è una brutta bestia. Non esiste infatti una terapia precisa per far passare la malattia, e Caparezza se n’è reso conto a sue spese. “Ho provato di tutto, pillole, iniezioni, psicoterapia” ha commentato l’artista, spiegando che in realtà l’unico modo per non sentire quel fischio fastidioso è di fatto distrarsi.
Da questo punto di vista, in realtà, Caparezza sembra già aver trovato uno strumento molto utile. Di recente il cantante ha riscoperto l’arte del fumetti, dei quali in realtà è sempre stato appassionato.
Non sembra, per il resto, che Caparezza abbia intenzione di appendere la musica al chiodo tout court. Nonostante questo, in ogni caso, dovrà fare molta attenzione a non compromettere ulteriormente il suo apparato uditivo. L’acufene, come ha insegnato il film premio Oscar The Sound of Metal, può in alcuni casi particolarmente gravi portare i soggetti che ne sono affetti alla sordità. Meglio non scherzare con il fuoco, insomma.