Carla Fracci: età, altezza, marito, figli e l’esordio alla Scala
Carla Fracci, 80 anni e non sentirli. La danzatrice, nota in tutto il mondo, nasce a Milano, 20 agosto 1936. Suo marito è Beppe Menegatti. I due sono sposati dal 1964 e hanno un figlio, Francesco. Carla è alta 168 cm ed è figlia di un tranviere. Inizia molto presto la sua avventura nel mondo della danza e nel giro di pochi anni raggiunge il successo. Il suo è un talento smisurato, puro. Nel 1946 studia alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova ed altri importanti coreografi. Ottenuto il diploma nel 1954, passano due anni e diviene danzatrice solista. Altri due anni e nel 1958 è la prima danzatrice della Scala. Da lì non si fermerà più e la sua stella brillerà ovunque, in tutto il mondo.
Carla Fracci: 80 anni, ma guai ad andare in pensione
Carla Fracci è una donna ancora piena di energia, nonostante gli 80 anni. Non a caso, in occasione del suo scorso compleanno si è esibita nuovamente, alla Versiliana. Ma ciò che colpisce di più è che nonostante abbia girato il mondo, di riposarsi non ne vuole proprio sapere. In un’intervista alla Repubblica, infatti, ha dichiarato che ha fatto sua una delle massime che gli confessò Rita Levi Montalcini: “Mai andare in pensione”. Detto, fatto! Così Carla spiega che tutt’oggi continua ad allenarsi e a tenersi in forma, oltre a sostenere e lavorare con i giovani. Naturalmente senza trascurare la famiglia: il marito Menegatti e il figlio Francesco
Carla Fracci: non solo danza. E quando ispirò Eugenio Montale…
Carla Fracci e la danza sono un binomio pressoché inscindibile, ma la ballerina ha fatto anche qualche scorribanda televisiva. Ad esempio nel 1982 è stata protagonista della fiction televisiva dedicata a Giuseppe Verdi, diretta dal grande Renato Castellani. In quell’occasione ha interpretato Giuseppina Strepponi, moglie del compositore emiliano. Un altro aneddoto interessante è quello che la vede musa ispiratrice di un Premio Nobel, Eugenio Montale, che le dedicò la lirica La danzatrice stanca, inserita nel Diario del ’71 e del ’72, e uscito nel 1973.