Gesto alquanto curioso e inaspettato di Carlo Conti. Il direttore artistico del Festival di Sanremo 2025, sotto all’ultimo post pubblicato sul suo profilo Instagram, ha deciso di bloccare e silenziare i commenti. Una tattica usata da molti influencer, soprattutto quando sono finiti in situazioni delicate e sono stati bersagliati di critiche. Il caso più eclatante è stato quello di Chiara Ferragni che, dopo essere stata travolta dal ‘Pandoro gate’, per giorni ha limitato le reazioni degli utenti. Ma perché Conti ha deciso di ricorrere a una simile soluzione?
A far notare la questione dei commenti chiusi è stato il giornalista Gabriele Parpiglia che ha usato toni critici nei confronti del conduttore toscano: “Carlo Conti ha disattivato i commenti. Il più democristiano dei conduttori stoppa gli insulti. Menomale che il suo Festival era analcolico”. Dunque, per Parpiglia, il direttore artistico della kermesse ha scelto di silenziare i commenti per le critiche ricevute. Non resta che attendere, casomai abbia voglia di fornirla, la versione del diretto interessato.
Per quel che riguarda le critiche, in effetti è vero che Conti non ne è stato esente, nonostante Sanremo stia ottenendo eccellenti risultati in termini di ascolti tv. Tanti telespettatori ritengono che stia dando un ritmo troppo veloce alle serate, togliendo spazio all’aspetto legato all’intrattenimento e al sano gossip scandalistico. Diversi critici televisivi, tra cui Aldo Grasso del Corriere della Sera, hanno sostenuto che quello organizzato dal 63enne toscano è un Festival, politicamente parlando, spostato a destra.
Rispetto alle edizioni di Amadeus sono spariti tutti i temi che provocano prurito alle forze di destra. Della questione gender, di quella dell’inclusività e di quella connessa ai temi sociali, non vi è traccia. D’altra parte anche la scelta dei brani in gara è stata emblematica in tal senso. Tutte le canzoni in competizione non trattano in alcun modo temi spinosi e divisivi. D’altra parte Conti aveva parlato di “restaurazione“. E “restaurazione” è stata.
Al momento i numeri gli stanno dando ragione. C’è però da dire che se sta raccogliendo dati monstre, molta parte del merito va al suo predecessore: è stato Amadeus, infatti, a rendere il Festival di Sanremo appetibile come non lo è mai stato negli ultimi lustri.