Come ogni Sanremo che si rispetti, anche quello del 2021 ha dovuto (deve e dovrà) fare i conti con una marea di polemiche. A differenza degli altri Festival, però, quello di quest’anno è pure alle prese con il Covid, che ha rimescolato poderosamente le carte in tavola. Niente pubblico, niente folklore, stop a eventi collaterali. A parte gli addetti ai lavori che si muovo attorno e dentro l’Artiston, la cittadina ligure è deserta, come buona parte del resto d’Italia. Maledetto virus! Inevitabile che in una simile situazione venga meno anche l’impatto televisivo che infatti sta vedendo una flessione di ascolti. Su questo e molto altro ha disquisito Carlo Conti, che con Sanremo ha un feeling particolare, avendolo condotto per tre edizioni consecutive (c’è poi stato il biennio Baglioni, quindi l’affidamento del timone della kermesse al tandem Amadeus Fiorello).
Conti parla di “miracolo” rivolgendosi ad Amadeus e Fiorello e ritenendo che soltanto essere riusciti a confezionare l’edizione in corso è stata un’impresa. Intervistato da Rtl.102.5, il conduttore toscano ha raccontato, in riferimento alle polemiche, ciò che consigliò ad ‘Ama’ e Baglioni prima che intraprendessero l’avventura sull’Ariston.
“Quando ho fatto Sanremo – ha spiegato – mi sono divertito, non è stato facile. Sia ad Amadeus sia a Baglioni, quando hanno avuto l’incarico di condurlo e ci siamo sentiti per fargli l’in bocca al lupo, ho detto: ‘Ricordatevi che a Sanremo uno starnuto diventa una broncopolmonite, qualsiasi cosa è amplificata. Noi commentiamo tutto, facciamo polemica su tutto, ma bisogna essere dentro alle cose per viverle e per poterle commentare al meglio”.
Conti ha speso delle parole anche sugli ascolti, che rispetto al Sanremo dei record del 2020 sono in calo. Un riscontro che non dovrebbe, sempre secondo Carlo, essere motivo di critica in quanto “Amadeus e Fiorello stanno facendo un miracolo in questa situazione, senza il pubblico non si riesce a creare l’evento, è tutto più difficile“. Quell’evento dato da “folklore, allegria, follia”, che quest’anno non ci sono, per le ragioni già elencate legate alla pandemia in atto.
“Quest’anno un po’ manca tutto quello che c’è intorno, soprattutto per Sanremo, che è anche un problema economico, ma permette comunque a tutti di commentare”, ha aggiunto Conti che ha concluso dicendo che nonostante tutto la “vita deve andare avanti” e che bisogna dare un “segnale altrimenti vince il virus e in quest’ottica Sanremo deve esserci anche senza pubblico, perché c’è un’economia che va avanti con il Festival, non pensiamo solo al cantante che è sul palco”.
Amadeus si sfoga: “Chi farà il direttore dopo di me finirà a mezzanotte”
Nella conferenza di oggi venerdì 5 marzo, Amadeus ha avuto un moto di stizza, una sorta di sfogo quando gli è stato domandato nuovamente se il Festival non duri troppo a lungo. Nella fattispecie la reazione piccata è giunta quando i giornalisti gli hanno chiesto se il nome del vincitore, sabato, verrà comunicato entro l’1.30: “Me l’avete chiesto anche l’anno scorso. Non mi dite sempre che andate a letto alle 2 di notte. Chi farà il direttore dopo di me finirà a mezzanotte, non so che dirvi. Quest’anno non c’è il DopoFestival. Ci sono 26 Big in gara, non posso dare il vincitore all’1″.
Festival di Sanremo 2021, spettro Covid: Simona Ventura positiva, salta l’ospitata
Notizia dell’ultima ora è la positività di Simona Ventura al tampone. La conduttrice dovrà così rinunciare a calcare il palco dell’Ariston. Ad annunciarlo è stato Amadeus, durante la conferenza stampa odierna. Il direttore artistico della kermesse ha aggiunto che la presentatrice sta bene e che è “disperata” in quanto teneva particolarmente a partecipare all’evento da cui manca dal 2004, anno in cui fu al timone dello show. Nessun ritorno, invece. Si è messo di mezzo il coronavirus.