Carlo Croccolo è morto, l’addio a uno degli attori più celebri di Napoli
Carlo Croccolo è morto stamattina e la notizia della sua scomparsa ha suscitato un po’ di tristezza in tutti noi. L’attore napoletano si è spento all’età di 92 anni, ma verrà ricordato non solo dalla sua città, Napoli, ma da tutti gli amanti delle fiction e del teatro. Croccolo infatti ha lavorato a lungo sia in televisione sia in teatro, ma anche al cinema. Lo abbiamo visto al fianco di Totò e dei De Filippo, fino a De Sica. Ma molti lo ricorderanno per il suo ruolo nella fiction di Rai 1 Capri, dove interpretava Totonno, da sempre innamorato di Reginella e che finalmente è riuscito a sposare nell’ultima puntata della fiction.
Carlo Croccolo, l’annuncio su Facebook della sua scomparsa
Siamo certi che Carlo Croccolo ha lasciato un ricordo in ognuno di noi, per questo la notizia della sua morte ha sconvolto, chi più chi meno, tutti. L’annuncio della sua scomparsa è arrivato sulla pagina Facebook dedicata all’attore. Queste le parole che si leggono sulla stessa: “Questa mattina, alle prime luci dell’alba, si è spento il maestro Carlo Croccolo. Ha vissuto una vita straordinaria come straordinario è stato il suo talento. I funerali si terranno domani, domenica 13 ottobre, alle ore 16, presso la Chiesa San Ferdinando a Piazza Trieste e Trento”. Ai funerali giungeranno tanti fan e ammiratori dell’attore, motivo per cui sono stati pubblicati anche ora e luogo per dargli l’ultimo saluto.
Carlo Croccolo morto, i successi dell’attore di Capri
Carlo Croccolo è morto all’età di 92 anni, nella stessa città in cui è nato il 9 aprile del 1927, ovvero Napoli. È stato attore di cinema, televisione e teatro, ma anche doppiatore, regista e sceneggiatore. Ha iniziato la sua carriera nel 1950 ed è stata lunga e piena di grandi successi. Tra quelli più recenti, oltre a Capri, ricordiamo Tre uomini e una gamba con Aldo, Giovanni e Giacomo (1997) e Vacanz… ieri, oggi e domani (2014) al cinema. In televisione, invece, lo abbiamo visto Una famiglia in giallo (2005), Cinecittà (2003) e anche in Don Matteo (2001).